Dopo Epav questa mattina anche Alliance Valdôtaine rompe il silenzio e si schiera in difesa del Governo Fosson, minato da una “fronda interna” a Pnv che comincia a discuterne – e a scuoterne – le fondamenta, più che mai dopo il voto alle Europee.
La sigla che riunisce i consiglieri regionali di Uvp e Alpe ribadisce che il progetto di governo va avanti ma, senza fare nomi – consuetudine dei comunicati stampa di questi giorni – si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
“Non abbiamo intenzione di venire meno all’impegno che ci siamo assunti nel dicembre 2018 con la formazione della maggioranza composta dalle forze autonomiste – scrivono -. Per noi la validità del progetto di governo è confermata e se qualcuno ha cambiato idea per nuovi interessi e con l’obiettivo di farlo naufragare se ne assumerà tutte le responsabilità”.
Non solo, l’attacco si sposta in direzione Lega, questa sì citata esplicitamente: “Il Governo Fosson è nato per ridare governabilità, per arginare la deriva sovranista e fascista e l’affermarsi di logiche politiche legate esclusivamente all’interesse di un partito nazionale che fa capo a un leader supremo, come è stato dimostrato dalle elezioni europee in cui il candidato valdostano della Lega si è fermato a un quarto dei voti attribuiti alla lista, e il cui slogan era ‘Prima gli Italiani’ in barba ai valdostani”.
Virata “Europea” per tornare, d’infilata, in Consiglio regionale: “Se qualcuno ha cambiato idea rispetto ad una firma apposta sulla mozione di sfiducia a dicembre è bene che lo dica chiaramente. Oggi la nostra Regione ha bisogno di stabilità, che la Lega VdA non ha saputo garantire, anche a causa dell’arroganza e dell’approssimazione nella gestione della cosa pubblica. La nostra Regione necessita di programmazione e non di un ulteriore cambio di scena che rimetta in discussione quanto si sta faticosamente cercando di costruire. Questa è l’occasione per riaffermare la nostra responsabilità e il nostro dovere di eletti, a fronte invece di tanti eletti populisti che, attraverso la politica dei 2 forni di penelopesca memoria, di giorno invocano elezioni e di notte le allontanano”.
Poi l’annuncio. Un tête-à-tête c’era già stato, giusto un mesetto prima delle Europee. Ora se ne profila un altro all’orizzonte, il cui potrebbe essere molto meno disteso: “In tal senso – chiude la nota di Alliance Valdôtaine – è necessaria una verifica, in assenza della quale o in assenza di numeri sarà necessario trarre le dovute conseguenze”.
Con una finestra con vista sulla crisi di governo.