Il Pd Valle d’Aosta riparte dal proprio congresso regionale. Il partito, dopo l’esperienza, che si spera terapeutica, del commissariamento, ha voluto mettere un punto finale alle dinamiche divisive interne che per lungo tempo lo hanno caratterizzato. Un PD “restaurato” che vuole far perno attorno al senso di “responsabilità, di rappresentanza e attorno ai valori che da sempre animano il partito” ha detto l’ormai ex commissario Umberto D’Ottavio.
Uno dei primi punti di svolta è stata la nomina di Luca Tonino come Segretario Regionale che, senza giri di parole, ha voluto affrontare immediatamente il tallone d’Achille del Pd valdostano: “Abbiamo un’esigenza che prevale su tutto, vivere il nostro partito come una comunità. Abbiamo sprecato troppo tempo a dividerci e a dibattere sull’interno del partito.”
Tonino ha ribadito che il Pd, attualmente, si posiziona come un partito di grande coalizione di centro sinistra che sia a livello nazionale che regionale non solo ha saputo arginare l’ascesa delle destre ma ha saputo anche allearsi con forze politiche che, ad un primo punto di vista, possono sembrare più distanti di quello che sono. A tal punto, il neo-Segretario ha rinsaldato l’alleanza con le forze autonomiste valdostane voluta, in passato, da “tutte le forze di sinistra” e che poi ha assistito alla “dolorosa e per certi versi inaspettata scissione del Progetto civico progressista che – sottolinea Tonino -, non abbiamo condiviso e che è stata portata avanti da alcuni componenti di Pcp che hanno disatteso la volontà generale della stragrande maggioranza del Consiglio regionale.”
Comunque, nonostante la scissione il programma di legislatura, come ha ribadito l’Assessore Jean-Pierre Guichardaz, rimane pressoché lo stesso, tanto che sembra rimanere ferma la volontà di modificare l’attuale legge elettorale complice delle troppe cadute della giunta regionale.
D’altro canto, il Pd progetta per il futuro anche un dialogo con tutti i gruppi di centrosinistra valdostani “cercando di superare ciò che divide, come sta succedendo adesso al Comune di Aosta”. Tuttavia, per quanto riguarda l’oggi, Tonino ha invitato “gli amici di sinistra a criticare almeno una volta le destre ogni dieci volte che questi criticano il Pd” alludendo al fatto che le sinistre, a livello regionale, anziché coalizzarsi si accapigliano dentro e fuori dal Consiglio Valle.
Il Pd valdostano si vuole, quindi, porre come un partito rinnovato, arricchito dal dibattito con gli iscritti e che sia una comunità dove “si faccia un passo indietro sulle logiche divisive in modo tale da non essere una sommatoria di individui ma un gruppo unico”.