La Iuc, l’Imposta unica comunale formata da Imu, Tasi e Tari, per i cittadini di Aosta non aumenta. Ad annunciarlo oggi – giovedì 14 febbraio – in IV^ Commissione “Affari istituzionali” l’Assessore comunale alle Finanze Carlo Marzi.
Una cifra che resta invariata, nonostante il cambiamento del quadro normativo: “Fino all’anno scorso e Imu e Tasi erano ‘bloccate’ dai governi nazionali – spiega Marzi -, ma dal 2019 è permesso nuovamente ai comuni di intervenire sulle tariffe. La scelta forte e coerente del Comune di Aosta è di non averle toccate, lasciandole invariate. Assieme all’addizionale Irpef tutto questo contribuisce a fare Aosta il Comune capoluogo con la più bassa tassazione locale, e nonostante questo siamo sempre tra il 4° e 5° posto per i servizi resi alla persona”.
Qualcosa cambia invece per Tassa sui rifiuti, ma in meglio. Cifre lievi che però soddisfano l’Amministrazione: “Quest’anno la Tari mantiene invariato il suo costo di 6 milioni 533mila euro. Con i costi di servizio invariati si potrebbe pensare che chiediamo ai cittadini le stesse cifre dell’anno scorso ma c’è una piccola buona notizia: faremo pagare 4/5 euro in meno a cittadino in media per la Tari”.
Il risparmio dal recupero delle superfici tassabili
Marzi si fa le domande e si risponde: “Se la cifra complessiva resta la stessa per un numero di abitanti in calo, com’è possibile che si paghi di meno? Perché riusciamo a recuperare superfici tassabili a carico della Tari. Aumentandole e facendo emergere spazi nuovi, per circa 30mila m², possiamo permetterci di andare ad abbassare, per qualcuno sarà di poco, ma in modo significativo, la tassa”.
Raccolta differenziata (quasi) al 70% ed un nuovo “Osservatorio”
Tra i dati positivi accomunati alla Tari, Marzi fa un cenno alla “continua crescita della raccolta differenziata” alzando la palla al collega Delio Donzel, Assessore all’Ambiente.
I dati ad oggi, parlano di un, spiega Donzel “69,5% ufficioso di raccolta differenziata”. E annuncia un’altra novità: “La politica dovrà cominciare a fare attenzione: dopo Valeco la gestione della discarica cambierà e sarà bene capirne i costi futuri. Ben venga la disponibilità dell’attuale Assessore regionale all’Ambiente (Albert Chatrian, ndr.) a convocare un nuovo Osservatorio regionale sui rifiuti. Vorremmo andare a capire meglio questi costi, e c’è disponibilità dalla Regione a darci le informazioni”.