In Consorzio con la delega dell’Assessore Isabellon, il caso finisce in Consiglio

Con un’interpellanza l’Alpe ha chiesto se “la partecipazione del sindaco di Fontainemore all’assemblea del Consorzio di Miglioramento Fondiario Chasteroux del 9 giugno, in rappresentanza della Regione, è da ritenersi legittima”.
Giuseppe Isabellon
Politica

La partecipazione del sindaco di Fontainemore, Speranza Girod, all’assemblea del Consorzio di Miglioramento Fondiario Chasteroux del 9 giugno scorso con delega firmata dall’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Isabellon e “facoltà di agire a suo nome dichiarando di ritenere per rato e valido quanto sarà fatto dal delegato”, questa mattina è stata al centro di un’interpellanza dell’Alpe in Consiglio regionale.

“Al Comune di Fontainemore, proprietario di terreni agricoli situati nel comprensorio del Consorzio Chasteroux – ha spiegato Albert Chatrian (Alpe) – spetta per statuto la designazione di un proprio rappresentante nell’organo direttivo del Consorzio stesso: vorremmo sapere a che titolo è stata rilasciata la delega a rappresentare la Regione all’interno di un’assemblea consorziale convocata, fra l’altro, per rinnovare i propri organi direttivi”.

“Inoltre – ha continuato Chatrian – vogliamo sapere in base a quale norma la partecipazione del Sindaco all’assemblea del Consorzio in rappresentanza della Regione è da ritenersi legittima e per quale motivo non è stato delegato il Dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di patrimonio o, semplicemente, non è stato delegato il rappresentante del Comune di Fontainemore nominato dalla Giunta comunale all’interno dell’organo direttivo del consorzio”.

Laconica la replica dell’assessore Isabellon: “Il rappresentante del Comune, Edy Colliard, era in Emilia come volontario per aiutare i terremotati, e quindi non ha potuto partecipare. Inoltre, l’Assemblea si svolgeva di sabato e non ho potuto trovare un dirigente disponibile o incaricare il mio segretario particolare, che aveva già un impegno preso in precedenza. In ogni caso, l’intento era di rappresentare l’amministrazione regionale in qualità di consorziata e con interessi nelle questioni di discusse”.

Una spiegazione che però non ha convinto l’opposizione. “Siamo imbarazzati – ha concluso Chatrian – non ha risposto a nessuna delle nostre domande. Volevamo sapere su che norma il sindaco può rappresentare la Regione. Vuole dirci che sabato mattina i dirigenti e i funzionari dell’assessorato erano tutti impegnati? Forse faceva prima ad ammettere di aver sbagliato”. 

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