Isola ecologica del Montfleury, apertura nel 2013

Per quanto riguarda i tempi di avvio della raccolta porta a porta della frazione umida nel capoluogo regionale, invece, secondo l’assessore all’Ambiente Delio Donzel “non è possibile al momento fare previsioni a breve termine”.
Politica

“I lavori di bonifica della zona del Montfleury sono ripresi ieri e saranno conclusi nel giro delle prossime tre settimane”. Parola dell’assessore Comunale all’Ambiente Delio Donzel che soltanto due mesi fa aveva segnalato ritardi nella realizzazione della seconda isola ecologica del capoluogo, dovute alle problematiche riscontrate nella bonifica dell’area. A ritornare sulla questione sono stati i consiglieri dell’Alpe, questo pomeriggio, in Consiglio chiedendo un aggiornamento sui lavori e sui tempi di messa in funzione della struttura.

“La società che se ne sta occupando (la Verdi Alpi di Verrès, ndr) – ha spiegato Donzel – ha iniziato i lavori a fine maggio ma ha dovuto sospenderli a metà luglio a causa della grande quantità di materiale inerte da smaltire, che ha determinato l’aumento dei costi fino all’esaurimento della cifra a disposizione. Grazie alle nuove disponibilità economiche ottenute con l’avanzo di amministrazione abbiamo potuto far ripartire le ruspe che ad oggi hanno smaltito 9 mila metri cubi di materiale. Ne rimangono altri 3 mila che dovrebbero essere rimossi, tempo permettendo, nelle prossime tre settimane”. E poi? Quando sarà attiva la nuova isola? “Dipende dalla fine di questi lavori e dai trasporti necessari per rendere disponibile l’area a Quendoz: la nostra intenzione è di concludere tutti gli interventi entro la fine dell’anno e di iniziare la realizzazione dell’isola nella primavera del 2013”. Il progetto prevedeva inoltre anche la costruzione di una compostiera automatica, capace di gestire rifiuti umidi per 30 – 60 tonnellate all’anno.

Niente raccolta dell’umido, per il momento
Si allungano, invece, i tempi per l’avvio del servizio di raccolta porta a porta della frazione umida nel capoluogo regionale. “Alla luce della volontà popolare manifestata domenica scorsa alle urne – ha spiegato Donzel in Consiglio – al momento non possiamo fare previsioni”. Secondo quanto riportato dall’assessore, l’attuale situazione contrattuale con il gestore della raccolta di rifiuti “non consente l’attivazione di un servizio nuovo rispetto a quelli previsti dal contratto”. Contratto che è stato prorogato in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato (prevista per febbrario 2013, ndr) sul ricorso presentato da Quendoz e dal Comune contro la sentenza del Tar sull’annullamento della gara per l’affidamento del servizio d’igiene urbana e trasporto dei rifiuti.

“Nel capitolato della gara, in ogni caso, era già prevista la possibilità da parte nostra di attivare il servizio di raccolta del residuo organico, che sarebbe relativamente semplice da attuare a condizione che la Regione si doti di un adeguato impianto di smaltimento”. Insomma, ecco che ritornano in gioco il referendum e il famoso piano B. “Nel caso in cui ci fossero queste condizioni – ha concluso l’assessore – i costi ammonterebbero a 150 mila euro l’anno di gestione più le spese di comunicazione e informaione dei cittadini (altri 35 mila euro, ndr) oltre a quelle non quantificabili di conferimento”. 

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