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La facciata di Palazzo regionale s’illumina con i colori della bandiera Ucraina

L'iniziativa, che prenderà il via questa sera, è stata annunciata dal Presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin. 
Politica

Dopo il Forte di Bard, anche Palazzo regionale s’illumina con i colori della bandiera dell’Ucraina. L’iniziativa, che prenderà il via questa sera, è stata annunciata dal Presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin.

“Un gesto simbolico in segno di vicinanza con il popolo ucraino, di fronte alla tragedia umanitaria dopo l’aggressione militare che sta subendo – ha detto in aual Bertin -. È simbolico illuminare la frase di Emile Chanoux “Voir clair, vouloir vivre”, scritta in tempi di guerra pensando ad un futuro di pace.”

Il Presidente ha poi ricordato che la Conferenza dei Capigruppo e l’Ufficio di Presidenza nella riunione di ieri hanno concordato che i gruppi consiliari rinunceranno ai contributi del mese di marzo, mentre i Consiglieri procederanno ad autoridursi le indennità al fine di sostenere la popolazione ucraina colpita dalla guerra, andando a finanziare il fondo intestato a Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta. A questi risparmi si aggiunge quanto già accantonato dal mese di gennaio dalle autoriduzioni volontarie dei Consiglieri, come previsto dalla normativa regionale per finanziare misure straordinarie di solidarietà.

Come spiegato poco dopo dal Presidente della Regione Erik Lavevaz: “Abbiamo anche deciso di lavorare insieme al Terzo settore per creare un’unica iniziativa di raccolta fondi, destinata anzitutto alle iniziative di accoglienza sul territorio regionale. Il progetto ha coinvolto da una parte la Regione e il Celva, e dall’altra la Fondazione Comunitaria e il CSV: è stato quindi attivato un fondo ospitato dalla Fondazione Comunitaria, verso il quale stiamo indirizzando le iniziative di raccolta fondi.”

Lavevaz ha quindi sottolineato “la forza della solidarietà dimostrata da tutta la popolazione valdostana, tanto nelle istituzioni quanto nelle associazioni della società civile e nel desiderio dei singoli di dimostrare vicinanza”.

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