Inevitabilmente, ancora una volta, la cronaca giudiziaria piomba nel Consiglio comunale di Aosta, scalda gli animi e aumenta la tensione nervosa.
Dopo una mattinata “balneare”, o quasi, la notizia della richiesta di due anni di reclusione formulata dalla Procura per l’Assessore Andrea Paron – accusato di turbata libertà degli incanti e tentata turbativa d’asta – alza la temperatura generale.
La miccia la accende Luca Lotto, MoVimento 5 stelle, che sbotta: “Quest’aula è abituata a tutto e ci si comporta come se tutto defluisse. Abbiamo cominciato i lavori questo pomeriggio con l’Assessore Paron che stamattina era a processo e gli sono stati chiesti due anni di carcere, non possiamo riunirci come se nulla fosse accaduto mentre l’Assessore risponde alle interrogazioni e alle mozioni come se si fosse assentato per un fatto privato”.
O meglio – dopo aver battibeccato con la Presidente del Consiglio Favre -: “Mi sembra paradossale che un’aula creda di continuare i lavori in estrema tranquillità di fronte alla una presa di coscienza di ciò che è avvenuto questa mattina – aggiunge Lotto -. Vedendo che nessuno ha speso due parole sull’accaduto, facendo finta di niente, il mio intervento è mosso da questo senso disarmante di una maggioranza che vedeva accadere qualcosa ma non lo diceva a nessuno”.
Un commento da parte del diretto interessato, o dalla Giunta, che per Lotto è necessario: “So bene che non siamo di fronte ad una sentenza, ma una richiesta di due anni di carcere non mi sembra così marginale. Io, peraltro, sono già stato estensore di una richiesta di ritiro delle deleghe a Paron, che era prudenziale. Ora invece siamo in una fase avanzata, ed il pm ha chiesto una pena”.
Nel gioco delle risposte in Consiglio, scritte e preparate, il Sindaco Fulvio Centoz è costretto ancora una volta a “recitare a soggetto”, e ad alzare le barricate per parare il colpo che – inevitabilmente, anche qui – ha picchiato duro.
“Abbiamo letto tutti quanti le notizie di questa mattina – ha spiegato Centoz al microfono -, e come abbiamo già ribadito in passato siamo in una fase procedimentale, in seguito capiremo quello che succederà. Nessuno sottovaluta la situazione, e ci saranno anche al termine di questo Consiglio degli approfondimenti con le forze politiche che sostengono la maggioranza. Ribadisco però che è una semplice richiesta del pm, non una sentenza”.