Tutta la promozione, il coordinamento e l’offerta sportiva sarà dunque gestita da questa nuova struttura, per la quale si attende la nomina del direttore. Un primo esempio della strategia turistica che si vuole perseguire.
“Il perno intorno al quale si costruirà la nuova offerta turistica della Valle d’Aosta sarà la definizione di un Piano marketing – continua Marguerettaz – la sua declinazione sarà molto corposa e ci avvarremo di professionalità specifiche. Il Piano dovrà partire dall’identificazione dei prodotti: la Valle d’Aosta non può più presentarsi in modo generalista al turista. Dobbiamo proporre emozioni diverse, ecco perché la VdA deve avere chiavi di lettura diverse con prodotti diversificati ragionati su mercati e tipologie di turismo diverse. Andranno identificate le vocazioni e le propensioni territorio per territorio. Una volta definiti i prodotti, e i punti di forza di ogni territorio ci indirizzeremo al mercato, avendo compreso tendenze e richieste in modo da veicolarle territorialmente. Bisognerà anche valutare quali siano i mercati più sensibili alle nostre proposte: ci accorgeremo dell’importanza dei mercati di prossimità (Piemonte, Lombardia, Liguria) per alcune per alcune offerte, e dell’interesse e delle attenzioni di mercati più lontani quali ad esempio il mercato russo che sappiamo interessato al prodotto sci. Chi fa un viaggio intercontinentale viene per “esperienze uniche”. Una volta intercettato il turista sarà la bravura del sistema turistico nel suo complesso ad integrare le altre offerte".
La Riforma dell’organizzazione turistica rappreseta il secondo asse. E' il discorso dell’Aiat unica “condividere il territorio senza disperdere le energie. Nessuno vuole sottrarre competenze ma vogliamo solo razionalizzare. Abbiamo un sistema di enti e realtà molto vario. Vogliamo dare un po’ di ordine. Si tratta di creare un percorso logico e leggibile. Bisogna capire chi fa cosa. Oggi AIAT, Prolo loco, consorzi, Comuni organizzano eventi. Ne viene fuori un calendario caotico e si rischia di creare sovrapposizioni. L'ambizione è di proporre al rientro del Consiglio regionale, un percorso per dare corpo a questi obiettivi. Dal punto di vista giuridico è tutto da inventare. I ragionamenti vanno nella direzione di far converge tutto il personale nell’Ufficio regionale del turismo e avere sul territorio Uffici del turismo, come avviene in Francia".
Ultimo asse sarà il “Portale del turismo”: "Dobbiamo cogliere le nuove tendenze con strumenti innovativi che consentono di dare tutte le informazioni possibili, ridando vivacità al sistema. Chi parte in vacanza si documenta e oggi internet permette di acquisire e integrare le informazioni di guide e cataloghi. Internet non è il tocca sana, ma obbliga a dare una logica alle proposte".