Via libera alla legge quadro sulla montagna

Via libera ieri dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge che introduce “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”.
montagna aree montane
Politica

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, giovedì 15 febbraio, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, il disegno di legge che introduce “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”. “Il testo – spiega una nota del Governo – tiene conto del parere espresso dalla Conferenza unificata.”

“Il provvedimento rappresenta un cambio di paradigma decisivo nella considerazione della montagna a livello istituzionale e nella presa in carico delle esigenze provenienti dalle comunità locali”. spiega in una nota il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, Antonio Tajani.
Tra le diverse disposizioni normative approvate dal governo, il vice presidente sottolinea l’accoglimento in via definitiva di tre emendamenti da lui presentati “a dimostrazione di come la valorizzazione del sistema montagna sia di importanza strategica per la crescita e lo sviluppo dell’intero Paese. Tra le novità introdotte in via definitiva, viene sottolineato, è importante l’inserimento di un articolo che disciplina la formazione superiore nelle zone montane, nell’ambito degli interventi per la prevenzione e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici tra cui figurano la realizzazione di attività di monitoraggio e studio del comportamento dei ghiacciai”.  Azioni che potranno essere avviati dalle Regioni attraverso il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane.

Previste “anche sul piano fiscale, risposte alla condizione peculiare dei lavoratori frontalieri e delle professioni della montagna presenti ed esercitate nelle zone di confine del territorio nazionale.”  Vengono inoltre riconosciute  le professioni di guida alpina, aspirante guida alpina, accompagnatore di media montagna, guida vulcanologica, maestro di sci e gestore di rifugio quali presidi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane.

DDl montagna, via libera dalla conferenza unificata

8 febbraio 2024

Parere favorevole, nella mattinata di martedì 6 febbraio, dalla Conferenza unificata sul disegno di legge “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”

Il testo si compone di 23 articoli e introduce misure organiche, anche fiscali, finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa delle “zone montane”, e si pone l’obiettivo generale di contrastare lo spopolamento della montagna, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani.

“Ricordo come sul tema ci sia stato un proficuo incontro con il Ministro Roberto Calderoli – commenta l’Assessore Luciano Caveri – e ora possiamo dire che le Regioni esprimono apprezzamento per la volontà del Governo di adottare, con le nostre modifiche, una nuova legge quadro sulla montagna. La finalità è valorizzare le specificità delle zone montane, limitarne gli squilibri economici e favorirne il ripopolamento e di accelerarne l’iter parlamentare, ma hanno chiesto con forza un coinvolgimento attivo nella definizione dei criteri di classificazione e di aggiornamento dell’elenco dei comuni montani, mediante l’inserimento in legge della previsione, entro un termine temporale stabilito, di una commissione inter istituzionale composta oltre che da rappresentanti del Dipartimento degli Affari Regionali e le autonomie, da 6 esperti nominati dalla Conferenza delle Regioni (3 rappresentanti delle Regioni, 2 dell’ANCI, e 1 di UPI). Per capirci: le nuove perimetrazioni consentiranno di meglio definire quali siano le vere zone di montagna, rispetto a certa manica larga del passato.”

Nella seduta della Conferenza Unificata è stato espresso il parere favorevole condizionato all’accoglimento delle proposte emendative elaborate dalle Regioni.

Una risposta

  1. Un ringraziamento al vice presidente del Consiglio Antonio Tajani e alla sua consigliera Emily Rini per aver accolto richieste che come guide alpine avevamo sottoposto a numerosi governi precedenti, senza mai avere una risposta.

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