Il dato è emerso dal documento votato all'unanimità dall'assemblea di Châtillon: "Sia le emergenze politiche che le urgenze amministrative – si legge ancora – non permettono alcuna perdita di tempo e neppure l’imporsi di volontà personalistiche che paralizzino l’operatività di governo”.
In attesa di trovare una soluzione alla crisi politica, si torna in aula per affrontare le questioni urgenti, la legge omnibus e il piano rifiuti. La Lega ritira le proprie iniziative, Fi e Pcp confermano. Pla deciderà domani.
La guerra ad est, cominciata oltre due mesi fa, si riflette anche nelle parole dei partiti e movimenti politici che celebrano questo Anniversario della liberazione, il primo dopo due anni a riproporre eventi e iniziative in presenza.
La Giunta comunale ha approvato la partecipazione al bando Pnrr per la realizzazione del nuovo palazzetto del ghiaccio - nell’area di fronte a quello attuale - e la demolizione di quello esistente. L'importo a valere sul Piano è pari a 1,5 milioni, mentre i restanti 9,5 saranno a carico del Comune.
Il coordinamento regionale degli azzurri ritene “surreale” la situazione della Valle “paralizzata da un anno per via delle baruffe tutte interne alla sinistra”. Fratelli d’Italia, invece, osserva che “continuare così è oltre la vergogna”.
L'ex Presidente della Regione smentisce di aver mai chiesto poltrone per sé durante il primo giro di consultazioni. "Il problema è più facile da risolvere, se si vuole risolvere".
Dopo oltre tre ore di discussione, un Conseil Fédéral Uv spaccato consegna alla commissione politica (una decina gli astenuti) il mandato di continuare a trattare con tutti, senza alcuna preclusione, per ritornare poi davanti al Parlamentino unionista con delle proposte.
Con l'addio definitivo della Regione al nuovo Polo scolastico, l’Amministrazione del capoluogo acquisirà ora le manifestazioni di interesse per realizzare la nuova struttura. Il progetto ammonta a 4 milioni 390mila euro. Qualora ammesso al finanziamento del Pnrr il Comune comparteciperà finanziariamente per 400mila euro.
Girasole, già assessore alle Politiche sociali del capoluogo regionale, è stato nominato responsabile di Forza Italia per la città di Aosta. "Mi ha colpito e appassionato l'entusiasmo generato attorno a questo progetto, che sta diventando la casa naturale dei moderati di centro valdostani", ha spiegato.
Dopo la bocciatura da parte della Commissione regionale, il Comitato per la riforma elettorale avvia la
raccolta di firme per chiedere un Referendum consultivo regionale sulla Proposta di legge di riforma.
"Siamo convinti del percorso fatto fino ad ora e rivendichiamo la validità delle azioni portate avanti da questa maggioranza autonomista-progressista e dal Governo Lavevaz" scrivono i cinque componenti del gruppo consiliare.
Il Presidente della Regione Lavevaz risponde alle accuse dei sindacati: "Nell’ultimo anno abbiamo lavorato molto sui dossier dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale della Valle d’Aosta, sono stati fatti importanti passaggi formali".
La precaria maggioranza a 18 fa slittare il consiglio regionale convocato per domani e dopodomani. Giovedì il Conseil Fédéral Uv chiamato a decidere il futuro dell'attuale maggioranza e governo.
Il sogno di una lista unica che mettesse tutti d’accordo è sfumato di fronte ai troppi veti tra le due parti, ma una compagine, in ogni caso, si presenterà alle elezioni.