Ennio Pastoret, dopo le precedenti esperienze alla guida dell’assessorato all’Istruzione e Cultura e, nella precedente legislatura al Turismo, passa ora alla guida di questo nuovo dicastero. Non anticipa nulla, le sue attenzioni sono concentrate appunto sull’analisi dei dossier e sulla riorganizzazione dell’apparato amministrativo. “Non ho ricette da fornire ora, mi sembrerebbe presuntuoso – spiega – i margini entro cui muoversi vanno individuati con un lavoro di squadra e di confronto con i soggetti preposti, oltre che con le parti sociali. Intorno a questo tavolo si dovrà comporre il processo di analisi. Il programma di incontri sarà prima fatto dalla Giunta nel suo insieme e successivamente dall’assessorato”.
Artigianato e rilancio industriale sono i capitoli allo studio. Sul primo, l’assessore ha già affermato che si tratta di un settore, soprattutto rispetto alle discussioni sul Disciplinare che aveva aperto forti discussioni e proteste in occasione dell’ultima Fiera di Sant’Orso, sul quale vige una certa vitalità e su cui certamente non si farà mai l’unanimità “E’ bene che si discuta – sottolinea – noi ci muoveremo mantenendo viva la tradizione, proteggendo il settore da concorrenze sleali, non ortodosse. Dobbiamo capire bene a cosa vogliamo riferirci quando parliamo di tradizione, le risposte sono tutte lì”. Il capitolo sul rilancio industriale vede invece tra le principali questioni il discorso della Tecdis. E in un quadro più generale Pastoret aggiunte “L’economia non va bene, lo sappiamo tutti. La produttività è calata, l’aumento del petrolio incide sulle aziende. Tutto si ripercuote poi sulla vita delle persone e la loro capacità di spesa”.
