Pd VdA: volano gli stracci, tra voci di espulsioni e ricorso agli avvocati

La consigliera regionale Erika Guichardaz scrive: "qualcuno pensa addirittura alla mia espulsione. Sarà il mio legale ad occuparsi della vicenda". Sugli scudi anche l'ex Segretaria Irene Deval, che auspica il commissariamento: "Lo spero, ma già da tempo. Serve un attimo di decantazione".
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Se la situazione, nel Partito democratico valdostano, era complicata – a giocar di eufemismo – ora sta per farsi incandescente. O meglio, dalla politica – con le sue differenze, le sue diffidenze e le sue mediazioni –, si passa direttamente alla questione legale.

Soprattutto perché, all’interno del Pd, si comincia a parlare di possibili espulsioni di chi fa parte di Area Democratica, l’associazione interna al partito, coordinata da Raimondo Donzel e Gianni Champion.

Ad annunciare il ricorso all’avvocato, via social, è la consigliera regionale Erika Guichardaz, che scrive: “Era il 2007 quando feci la mia prima tessera ad un partito diventandone fondatrice. Sono un’autonomista che guarda oltre le montagne e lotta per disuguaglianze e ingiustizie e quella era diventata la mia seconda casa. Per sei anni ho avuto la fortuna di esserne la responsabile organizzativa, di costruire profondi legami di stima e amicizia, anche con chi la pensava in maniera diversa da me, e purtroppo anche di subire pesanti delusioni”.

Poi, nella ricostruzione di Guichardaz, qualcosa è cambiato: “Nel 2013 così, la mia salute e l’arrivo di Renzi come segretario, mi hanno allontanata portandomi a dedicare il mio tempo e le mie energie al volontariato e all’amministrazione. Nel 2018, con ritrovata serenità e maturata esperienza, ho deciso di propormi di nuovo alle primarie per contribuire al rafforzamento di idee e valori che mi appartengono, ma così non è stato e oggi apprendo dai giornali che qualcuno pensa addirittura alla mia espulsione. Sarà il mio legale, appena riceverò richiesta formale, ad occuparsi della vicenda, ma resta veramente una profonda tristezza”.

Chi l’avvocato l’ha già allertato è Irene Deval, che del Pd locale fu già Segretaria dalla fine del 2015 a quella del 2017.

Galeotta una lettera, ricevuta dall’attuale Segretaria Sara Timpano: “Ho ricevuto una raccomandata – spiega Deval – in cui c’è scritto che siccome che sono ‘una nota rappresentante di Area democraticadevo dichiararlo. Cose dette anche a mezzo stampa. Nella raccomandata si dice che non posso fare parte di due partiti, ma io sono tesserata Pd e la tessera me l’ha data lei. Ritengo di essere stata lesa da una dichiarazione fatta a mezzo stampa, e oltretutto non faccio parte di Area Democratica, un’associazione che nasce sulla linea di tante altre all’interno del partito”.

Il Commissariamento? Una speranza

Deval si spinge anche più in là. Lo “spettro” del Commissariamento del Pd locale non è un rischio, quanto più una speranza.

Io lo spero, ma già da tempo – spiega l’ex Segretaria dem –, con una persona da fuori, che non ci conosce. Non per voler male a qualcuno ma per darci il tempo di ‘rieducarci’ al partito. In questo momento c’è talmente tanta tensione interna che serve un attimo di decantazione, per riordinare pian piano la situazione, per tornare sulla retta via e calmare i bollenti spiriti. Anche per avere un confronto più sereno sui programmi di maggioranza in Regione. Vorrei che si andasse a congresso sì, ma non con quest’aria. E queste defezioni nei tesseramenti mi fanno pensare ad un congresso anticipato”.

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