Per le refezioni degli asili nido della Valdigne si va verso un centro di cottura unico

Il dato è emerso oggi, durante il Consiglio comunale di Courmayeur. "Il responsabile della Dussmann - ha spiegato l'Assessora Di Addario - ha chiesto e chiederà agli assessori della Valdigne una gestione unica per rientrare nei costi". All'origine, l'aumento del prezzo delle derrate alimentari.
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Politica

Per le refezioni degli asili nido della Valdigne si preannuncia un centro di cottura unico, con sede a Courmayeur. Il dato è emerso oggi, durante il Consiglio comunale del paese ai piedi del Bianco, chiamato ad approvare il Bilancio previsionale 2022/24, ed il Documento unico di programmazione collegato.

Durante la discussione del documento, l’Assessora all’Istruzione Alessia Di Addario ha infatti spiegato: “Già da quest’anno la refezione degli asili nido avranno un centro unico di cottura a Courmayeur per servire la Valdigne. C’è stato un incremento dei prezzi e dei problemi nel reperire le materie prime. Ho avuto oggi incontro con il responsabile della Dussmann, ci ha chiesto e chiederà agli assessori della Valdigne una gestione unica per tutti i comuni per rientrare nei costi. Noi abbiamo deciso di mantenere invariate le tariffe, ma le derrate alimentari stanno diventando più care e ci sono problemi a trovare lavoratori”.

La decisione – specificano dal Comune – è stata condivisa tra gli Assessori alle Politiche sociali della Valdigne. Sul servizio di refezione per le scuole dell’infanzia e le primarie, invece, si faranno valutazioni future sempre tra gli assessorati competenti.

I problemi, però, sono anche altri, secondo Di Addario: “Abbiamo un calo demografico molto importante a Courmayeur, nel 2022 sono nati solo 8 bambini. Sono stati 14 nel 2020, 11 nel 2019 e 9 nel 2018. Questo calo avrà ripercussioni sociali e sulla gestione dei servizi per l’infanzia. Soprattutto, però, ci sarà un aumento esponenziale dei costi delle derrate e del riscaldamento. Non mi stupirebbe se tra cinque o sei anni avessimo una scuola unica come a Morgex. Questa è la realtà. Andando avanti così potrebbe esserci anche un accorpamento dei comuni e dei servizi. E penso che a livello regionale servirà una riflessione molto profonda”.

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