Piano regionale rifiuti, via libera dalla Commissione ad un testo coordinato

Il testo, approvato oggi dalla III Commissione "Assetto del territorio" a maggioranza, con l'astensione dei gruppi Lega VdA e Pcp, è il risultato del coordinamento del disegno di legge presentato dalla Giunta e la proposta legislativa del gruppo Progetto Civico Progressista.
La discarica di Brissogne vista dall'alto
Politica

Approderà in Consiglio regionale nella prossima adunanza del 20 e 21 aprile, il Piano regionale di gestione dei rifiuti per il quinquennio 2022-2026.  Il testo, approvato oggi dalla III Commissione “Assetto del territorio” a maggioranza, con l’astensione dei gruppi Lega VdA e Pcp, è il risultato del coordinamento del disegno di legge presentato dalla Giunta e la proposta legislativa del gruppo Progetto Civico Progressista.

“Il provvedimento è stato licenziato dopo un ampio confronto con gli interlocutori del territorio” spiega il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian – “che ha consentito un approfondimento tecnico e una riflessione politica puntuale sulle scelte da attuare, dando priorità alla tutela dell’ambiente nel rispetto delle nuove direttive europee in materia di economia circolare, di riduzione della produzione dei rifiuti e del loro recupero, nonché di disincentivazione della realizzazione e utilizzo delle discariche.

Astensione da parte del gruppo Pcp, che in una nota spiega così il suo voto: “Il nuovo testo è cambiato e migliorato rispetto allo scarno disegno di legge presentato a dicembre dalla Giunta regionale e contiene vari elementi della proposta legislativa presentata da noi il 18 novembre 2021 – dichiarano le Consigliere Chiara Minelli e Erik Guichardaz -. Da parte nostra è stato fatto un lavoro molto approfondito, anche grazie ad una consulenza tecnica qualificata, che in parte è stato recepito. Importanti sono state le indicazioni pervenute dagli enti locali, in particolare dai Comuni sede delle discariche di Pompiod e Chalamy, nonché dalle organizzazioni che hanno presentato le loro osservazioni”. Le due consigliere vogliono però approfondire ancora il testo e si riservano di presentare emendamenti in aula.

 

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