Proposta di legge per estendere l’assistenza ai pazienti psichiatrici

La proposta di legge presentata dai gruppi di Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste punta ad allargare il diritto al sostegno economico a soggetti sinora esclusi.
Politica

Garantire l’accesso ai contributi per l’assunzione di uno o più assistenti personali ai pazienti affetti da disturbi psichiatrici stabilizzati o progressivi e pertanto non autosufficienti. E’ quanto prevede la proposta di legge di modifica alla legge regionale del 23 luglio 2010, presentata da gruppi di Forza Italia e Lega Vallée d’Aoste.

Cosa prevede la proposta di legge regionale

Mentre l’articolo 1 provvede a estendere anche alle persone con handicap grave di natura psichica le categorie di soggetti affetti da disabilità aventi diritto a fruire di sostegno finanziario per i propri servizi di assistenza, l’articolo 2 prevede per le annualità 2023 e successive uno stanziamento di fondi pari a 500 mila euro derivanti dal bilancio di previsione della regione per il triennio 2022/2024.

“Il primo e più importante ausilio di cui le persone con disabilità necessitano per la loro libertà e autodeterminazione è indubbiamente l’assistente personale – spiega il primo firmatario nonché capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis -. Si tratta di una figura indispensabile che permette loro di svolgere tutte quelle funzioni che altrimenti non riuscirebbero a svolgere in forma autonoma con l’obiettivo di facilitare il processo di piena integrazione”.

Il contributo

A poter beneficiare dell’aiuto finanziario previsto dalla rinnovata normativa sarebbero in sostanza i residenti sul territorio regionale di età compresa tra diciotto e sessantaquattro anni affetti da grave disabilità fisica, psichica o sensoriale.

“Tale iniziativa si prefigge di colmare una lacuna legislativa al fine di perseguire l’equità sociale nel rispetto di quanto trova applicazione al di fuori della nostra regione – prosegue Marquis -. Auspichiamo che tale provvedimento possa essere approvato in maniera celere per agevolare anche alle persone con disabilità intellettiva l’accesso a una figura senza la quale sarebbe oggettivamente impossibile realizzare l’uguaglianza dei diritti”.

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