La Regione autonoma Valle d'Aosta si costituirà nel giudizio contro il ricordo promosso al TAR della Valle d’Aosta da Giovanni Sandri, ex consigliere regionale del PD e primo escluso della stessa lista in occasione delle elezioni regionali del 25 maggio per il rinnovo del Consiglio Valle. A darne notizia è stato il Presidente della Regione Augusto Rollandin in apertura della seduta consiliare convocata fino al venerdì prossimo.
Sandri, che ha presentato il ricorso lo scorso 17 luglio, contesta le modalità di attribuzione dei seggi così come definite nelle modifiche alla legge n. 3 del 1993, apportate nella scorsa legislatura. In particolare, infatti, secondo Sandri il Pd avrebbe diritto ad un seggio in più e l'Uv ad uno in meno. Questo alla luce del fatto che nel conteggio non sono stati calcolati circa 5.000 voti della lista Arcobaleno che non avendo ottenuto il quorum dei due seggi é stata esclusa del Consiglio. La questione si fonda attiene infatti alla legittimità costituzionale delle norma contenuta nella legge elettorale regionale che non considera, ai fine del calcolo del quoziente elettorale regionale di attribuzione dei setti, la rilevanza dei voti delle liste elettorali aggregate che, singolarmente, non sperano la soglia di sbarramento.
Sandri, che ha presentato il ricorso lo scorso 17 luglio, contesta le modalità di attribuzione dei seggi così come definite nelle modifiche alla legge n. 3 del 1993, apportate nella scorsa legislatura. In particolare, infatti, secondo Sandri il Pd avrebbe diritto ad un seggio in più e l'Uv ad uno in meno. Questo alla luce del fatto che nel conteggio non sono stati calcolati circa 5.000 voti della lista Arcobaleno che non avendo ottenuto il quorum dei due seggi é stata esclusa del Consiglio. La questione si fonda attiene infatti alla legittimità costituzionale delle norma contenuta nella legge elettorale regionale che non considera, ai fine del calcolo del quoziente elettorale regionale di attribuzione dei setti, la rilevanza dei voti delle liste elettorali aggregate che, singolarmente, non sperano la soglia di sbarramento.
Sul ricorso il consigliere del PD Raimodondo Donzel ha evidenziato come la questione si riferisca a “mancanze notevoli dell'attuale legge regionale" ha chiesto di dare mandato alla I Commissione di affrontare l'argomento per arrivare ad una modifica della normativa.
“ Il punto da sottolineare – per Robert Lovin, consigliere di Vda/Vive – è che la Regione vuole resistere in giudizio al ricorso promosso dall'ex Consigliere Sandri e questo non è indice di imparzialità perché di fatto difende l'Union Valdôtaine. Avremmo gradito una posizione neutrale sulla vicenda." Non concorde il Presidente Augusto Rollandin che, nel condividere la proposta di Donzel, ha precisato che "si vuole difendere il risultato elettorale e una legge votata da questo Consiglio, senza voler tutelare l'interesse di un movimento”.
L’udienza di discussione della causa è stata fissata il 15 ottobre 2008.
“ Il punto da sottolineare – per Robert Lovin, consigliere di Vda/Vive – è che la Regione vuole resistere in giudizio al ricorso promosso dall'ex Consigliere Sandri e questo non è indice di imparzialità perché di fatto difende l'Union Valdôtaine. Avremmo gradito una posizione neutrale sulla vicenda." Non concorde il Presidente Augusto Rollandin che, nel condividere la proposta di Donzel, ha precisato che "si vuole difendere il risultato elettorale e una legge votata da questo Consiglio, senza voler tutelare l'interesse di un movimento”.
L’udienza di discussione della causa è stata fissata il 15 ottobre 2008.