“Il nostro non è un no ad una proposta, che non conosciamo, ma è un discorso generale, legato all’opportunità di far rientrare i bambini a scuola a poche settimane dalla fine dell’anno scolastico“. I pediatri di libera scelta hanno portato questa mattina in V Commissione consiliare le proprie riflessioni rispetto all’ipotesi di rientro anticipato degli alunni.
“Il rischio che si potrebbe correre per una recidiva di ripresa dei contagi a nostro avviso non vale la candela” spiega il pediatra Fabio Bagnasco, membro del comitato direttivo della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) della Valle d’Aosta. “Saremmo più per l’idea di organizzarsi bene per una buona ripartenza a settembre, valutando la situazione di ciascun edificio, la riorganizzazione delle classi”.
Per i pediatri un buon test per la ripartenza della scuola potrebbero essere i centri estivi. “Certo organizzati con modalità diverse, rispetto a quelle finora conosciute. Con gruppi fissi, senza turn over e con attività all’aperto. Oltre ad essere un aiuto per le famiglie, potrebbero rappresentare un test per capire l’evoluzione del contagio”. Per nidi e scuole dell’infanzia le problematiche all’orizzonte sono sicuramente maggiori. “Ci sono difficoltà aggiuntive a imporre a dei piccoli la distanza sociale. Personalmente penso che in quelle strutture vi sia bisogno di una areazione frequente, magari ogni ora, per abbattere qualunque carica virale, mentre spesso si è preoccupati delle temperature”.
Pochi sono ancora gli studi sulla diffusione del Covid-19 fra i bambini. “Qui casi gravi non ne abbiamo visti, l’evoluzione è stata positivo, ma il contorno sulla contagiosità dei bambini è ancora poco definito – prosegue Bagnasco – Per questo anche noi pediatri abbiamo difficoltà a dare risposte certe ai genitori che vogliono essere rassicurati. “