Etroubles rinuncia alla compostiera elettromeccanica ad uso collettivo. Dopo due anni di lavoro il Sindaco ha informato il Consiglio comunale, nell’ultima seduta del 29 novembre scorso, che il progetto a favore delle utenze non domestiche e di alcune famiglie, è stato accantonato. Troppe prescrizioni a carico del Comune che, “fin dall’inizio aveva creduto al progetto”, ha spiegato Massimo Tamone. In particolare il sindaco ricorda tra gli adempimenti richiesti all’Amministrazione: la predisposizione della documentazione progettuale, costituita da numerosi elaborati; gli interventi di adeguamento dei locali per l’installazione della compostiera e la garanzia del corretto funzionamento; la previsione dello stanziamento di risorse per la gestione dell’impianto, per l’acquisto di pellet o di altro materiale di origine legnosa (circa 255 kg ogni 50 giorni), l’acquisto di sacchetti biodegradabili certificati compostabili, l’acquisto di contenitori per la maturazione del compost, fino all’installazione di un sistema di videosorveglianza.
Il progetto della compostiera di Etroubles nasce a seguito di un bando pubblicato dall’Amministrazione regionale che finanziava con 400mila euro "azioni di promozione e sostegno a iniziative per la prevenzione e la riduzione della componente organica (compostaggio) nei rifiuti".
“A fronte delle responsabilità dirette ed indirette che sono progressivamente aumentate con il passare del tempo – sottolinea il Sindaco di Etroubles – l’Amministrazione comunale con grande rammarico e delusione (ricordiamo che altri Comuni in altre Regioni italiane hanno installato la stessa apparecchiatura in soli 3 mesi e non hanno dovuto sottostare a tante di queste prescrizioni) ha deciso di non acquistare la compostiera elettromeccanica ad uso collettivo”.