Era già annunciato da tempo, ma ora la stangata diventa definitiva. La Giunta regionale ha infatti approvato oggi, venerdì 15 febbraio, il regolamento per rendere definitiva la nuova Tares, il contestato “tributo sui rifiuti” che porterà un aumento delle bollette che andrà dal 35% al 50% a seconda dei “subato” che grosso modo corrispondono alle Comunità montane.
La nuova tariffa comporterà maggiori costi da ripartire tra tutti gli utenti comunali, dovuti da una parte all’obbligo di copertura dei costi sostenuti per l’organizzazione del servizio e dall’altra all’introduzione della componente indivisibile, legata ai servizi erogati dalle amministrazioni.
Ed è per questo motivo che la Regione ed gli enti locali hanno ritenuto importante definire una serie di regole comuni per garantire il più possibile il principio di parità di trattamento a tutti i cittadini valdostani, condividendo i criteri per la definizione dei costi.
“Si tratta di una mini patrimoniale travestita – denuncia Franco Manes, sindaco di Doues, che ha seguito la vicenda per il Consiglio permanente degli enti locali – perché di fatto andrà a pesare soprattutto sulle famiglie numerose perché la tassa sarà determinata in parte sui metri quadri e in parte sul numero di occupanti. E’ un tributo che ci è imposto dallo Stato e che non ha l’obiettivo di migliorare il servizio, ma di fare cassa”.
“Questa è l’applicazione di quello che non avremmo mai voluto fare – ha sottolineato il presidente della Regione, Augusto Rollandin – perché oltre a far sborsare dei soldi ai cittadini. E i comuni avranno una serie di nuovi aggravi amministrativi”.
Poche le possibilità di esenzione e riduzione. Ci saranno diminuzioni nel caso di persone che sono ospitate in microcomunità, per quanti hanno problemi socio sanitari rilevanti, per le famiglie che hanno un indice Isee non superiore al minimo vitale ai fini dell’integrazione, per i beni strumentali del settore agricolo, per gli immobili rurali per la componente abitativa. Sconti, infine, per quanti fanno il compostaggio domestico o collettivo.
E se per il 2012 tutto rimane come prima, il nuovo tributo entra in vigore già dal primo gennaio 2013.
“Abbiamo lavorato per estendere la capacità delle isole ecologiche per accogliere ulteriori materie da differenziare – ha concluso l’assessore all’Ambiente, Manuela Zublena – abbiamo uniformato anche le azioni di controllo sul territorio per mantenere sempre il servizio all’altezza delle aspettative”.