Saint-Marcel, la furia dei temporali deturpa le Acque verdi: chiusa la passeggiata

Il temporale che ha colpito la zona il primo di agosto ha causato lo smottamento di detriti lungo il ruscello. “Si è sciupata la bellezza dell'area – spiega la sindaca Zublena – bisognerà portare via i detriti e aspettare che ricrescano le piante”.
Le Acque verdi, prima della colata
Politica

“Chi pensa di venire e di ritrovare la stessa magia che prima caratterizzava quel ruscello dovrà aspettare un po' di tempo”. La sindaca di Saint-Marcel Enrica Zublena descrive così la situazione delle Acque verdi, Eve verda in patois, dopo che il primo di agosto una colata di detriti, causata da uno dei forti temporali che hanno colpito la Valle, ha sconvolto l'aspetto dell'area.

La zona è attraversata da un ruscello che scende dalle antiche miniere di rame di Servette, in località Seissogne, tagliando una sterrata che passa poco ad ovest delle frazioni alte del paese.

Le acque scorrono attraverso questa montagna di rame che sovrasta Saint-Marcel e depositano sul loro percorso un'inconsueta scia di verde-azzurro turchino, fenomeno che rende il luogo molto caratteristico. Il percorso classico, ideale per turisti, escursionisti alle prime armi o per un'uscita d'inizio stagione, partiva dal santuario di Plout e passando dalle Acque, raggiungeva le miniere.

Il passato è d'obbligo perché “ora – fa sapere la sindaca – abbiamo chiuso la strada: quel tratto di sterrata è diventato pericoloso, bisogna togliere tutti i detriti e il materiale trascinato dalle acque e siamo in contatto con la Regione per valutare l'impatto economico degli interventi da fare”.

Non si ha ancora una stima esatta sull'entità economica dell'intervento, “ma per rendere libera la strada ci vorranno alcune settimane”. Altro discorso, invece, riguarda la messa in sicurezza di tutto il versante “per il quale ci vogliono investimenti non banali”. Le miniere di Servette, invece restano raggiungibili dall'area pic-nic di località Les Druges.

Ci vorrà del tempo perché Acque verdi torni al consueto splendore: “La patina di rame viene portata dalle acque e comincia già ora a vedersi sul fondo – racconta Zublena – ma la bellezza del ruscello si è sciupata parecchio, perché la colata ha portato via tutti gli arbusti intorno e bisognerà attendere che la natura rifaccia il suo corso”. La furia delle acque ha sradicato anche alcune installazioni artistiche che decoravano la zona, danneggiando anche le piastrelle decorative.

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