Saint-Vincent, l’assessora Lucia Riva abbandona la Giunta Borgio

Ad annunciarlo è lo stesso assessore alla pubblica istruzione, sport e servizi sociali che accusa "Lavoro difficile in Giunta per atteggiamenti autoritari, atti amministrativi non sempre condivisibili e un clima avvelenato"
L'aula del Consiglio comunale di Saint-Vincent
Politica

La Giunta comunale di Saint-Vincent, guidata dal sindaco Mario Borgio, perde un pezzo. A pochi mesi dalle elezioni Lucia Riva, assessore alla pubblica istruzione, sport e servizi sociali lascia. A spiegare le ragioni della sua scelta è la stessa Riva in una nota. “Non nascondo come il clima nel lavoro in Giunta risultasse da tempo assai difficile per atteggiamenti autoritari, atti amministrativi non sempre condivisibili e un clima avvelenato verso chiunque facesse proposte diverse da quelle del sindaco Borgio. – scrive l’ex assessora – A nulla è servito un approccio costruttivo e gli infiniti tentativi di mediazione, avendo sempre come scopo unico ed esclusivo l’interesse pubblico, consapevole che un amministratore pubblico quale sono debba rispondere esclusivamente alla legge e alle proprie concittadine e ai propri concittadini”.

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A incidere sulla decisione di Riva le ultime scelte sul Col de Joux “assunte senza alcun confronto reale con la cittadinanza, gli enti e le associazioni, ma seguendo umori, che nulla hanno a che fare con l’idea di amministrare in modo partecipato e consapevole, cercando le soluzioni più utili nell’esclusivo interesse della comunità di Saint-Vincent”.

Riva, che si iscriverà al gruppo misto, annuncia anche di aver lasciato anche Uvp “movimento che ho seguito sin dagli esordi, ritenendolo assente su scelte importanti per Saint-Vincent e anche contraddittorio nelle alleanze proposte a livello regionale, con condividendo più il percorso intrapreso in questi ultimi tempi”.

La replica del sindaco Borgio

Rimanda al mittente le accuse piovute addosso alla sua Giunta, il primo cittadino Mario Borgio. “Io vivo serenamente alla giornata, non mi ero neanche candidato sindaco, quindi posso tranquillamente andarmene. Tengo però al mio paese e questa gente qui non mi piace per il futuro di Saint-Vincent”. 

Il sindaco non si tira indietro sul tema caldo delle ultime settimane: la vicenda Col de Joux. 

“Non si può certo dire che sul Col de Joux non abbiamo discusso, più volte, in pubblico. Il confronto non è stato assolutamente scarno. Certo, se quando ci si confronta c’è qualcuno che sorvola sui problemi legati alla difficoltà di innevamento, sui problemi tecnici, sulle valutazione del mercato dello sci e ancora sui costi e benefici per la comunità…”.

Il primo cittadino ricorda, quindi, come “aprire lo skilift due mesi fa era possibile, ma la spesa di 50mila euro per il Comune, a vantaggio di chi sarebbe andata?”. Non certo “ai tanti turisti che a febbraio soggiornano nelle strutture di Saint-Vincent, ma che scelgono altre località per sciare come Cervinia o il comprensorio del Monterosa. Nessuno di loro va al Col de Joux”.

Ribadisce, quindi, Borgio come “nessuno abbiamo mai pensato di chiudere il Col de Joux” ma piuttosto “di trovare motivazioni diverse per attrarre turisti”.

“Io sono convinto di fare gli interessi della collettività – chiosa ancora il primo cittadino –  loro forse fanno gli interessi di pochi”.

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