Dal 1° gennaio 2019 gli ambulatori psichiatrici sul territorio si fermeranno. A denunciarlo è il gruppo consiliare del M5S. I consiglieri ricordano come ad oggi il reparto di Psichiatria sia sotto organico: su una pianta organica ideale di 12 medici, sono in forza solo sei.
“La presa in carico dei disturbi psichiatrici si esplica in attività di reparto – ricorda il gruppo M5S – in cui si tratta la fase acuta del disturbo, e in attività di ambulatorio, in cui stabilizza il disturbo tramite il reinserimento sociale del paziente. Le attività di reparto devono sempre essere seguite da attività sul territorio; diversamente la presa in carico è parziale”.
Gli ambulatori psichiatrici, in procinto di chiudere, si trovano a Donnas, Verres, Chatillon e Morgex.
“La sofferenza mentale – sottolinea la consigliera Maria Luisa Russo – si cura lì dove nasce dentro il territorio e dentro le famiglie. Diminuire la prestazione ambulatoriale sul territorio e ridurla al solo ambulatorio di Aosta significa non offrire la possibilità ad una persona sofferente di potersi curare adeguatamente.”
Una decisione, quindi, “scellerata” e “irresponsabile” soprattutto visto “l’alto tasso di suicidi che sta caratterizzando la nostra regione in questi ultimi tempi e il costante e continuo aumento di disturbi del tono dell’umore”.
Il gruppo consiliare Movimento 5 Stelle annuncia, quindi, l’impegno “affinché la Regione Valle d’Aosta utilizzi ogni strumento normativo e finanziario per fermare la chiusura degli ambulatori psichiatrici e il declino del dipartimento di Salute Mentale”.