Scuola, Certan: “Non c’è una data per il rientro. Lavoriamo per non farci trovare impreparati”

"Il Dpcm ad oggi prevede la sospensione delle lezioni in presenza fino al 17 di maggio. Sulla base di questo ho dato indicazioni per predisporre un piano, perché come governo regionale vogliamo averne uno per la riapertura, sia essa a maggio o a settembre".
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Politica

Sulla scuola stiamo lavorando per non farci trovare impreparati“. Così l’Assessore regionale all’istruzione Chantal Certan spiega il lavoro portato avanti in questi giorni. “Vorrei ricordare, infatti, che il Dpcm ad oggi prevede la sospensione delle lezioni in presenza fino al 17 di maggio. Sulla base di questo ho dato indicazioni per predisporre un piano, perché come governo regionale vogliamo averne uno per la riapertura, sia essa a maggio o a settembre”.

A mettere sul tavolo problematiche e ipotesi per la ripartenza è un gruppo di lavoro del quale fanno parte anche dei sanitari. “Al momento non c’è, ripeto, una data per la riapertura fissata a livello nazionale. In attesa di indicazioni, lavoriamo per trovarci pronti. Ad esempio le scuole sono già state tutte sanificate e con risorse regionali o comunali, perché come Valle d’Aosta siamo stati tagliati fuori dai soldi stanziati dal Cura Italia”.

Fra i nodi maggiori da risolvere la questione dei trasporti e delle mense. “Sicuramente dovremo fare un’educazione al distanziamento sociale per poter stare insieme, dovremo pensare ad una riduzione degli orari ad un dimezzamento delle classi. Sono tutti aspetti che stiamo affrontando nel piano”.

La Valle d’Aosta seguirà in ogni caso le indicazioni che arriveranno a livello nazionale. “Potrebbero esserci però dei piccoli progetti sul territorio, sono anche queste delle ipotesi che stiamo mettendo sul tavolo. Penso ad esempio alle scuole di montagna, che negli anni sono state un investimento, il distanziamento sociale in queste realtà sarà più semplice attuarlo. Abbiamo poi un territorio che ci permette di pensare anche a dei progetti all’aperto in collaborazione con le guide naturalistiche o le guardie forestali. Sono analisi che stiamo facendo con i dirigenti scolastici e con il Celva. La nostra priorità rimane la sicurezza e qualunque decisione sarà vagliata dalla parte medica”.

Proposte e progetti che stanno arrivando alla Sovrintendenza anche da parte di alcuni insegnanti, disponibili a mettersi in campo anche durante il periodo estivo. “Ci sono degli insegnanti che stanno facendo delle valutazioni sulla base problematiche emerse con la didattica a distanza. Ci sono anche delle famiglie che ci hanno scritto segnalandoci i disagi. La scuola è un servizio per le famiglie, oltre che un elemento fondamentale nella formazione dell’individuo.”

Le scuole sono in queste settimane venute in aiuto delle famiglie sprovviste di dispositivi elettronici. Alla data del 24 aprile sono stati acquistati 415, tra personal computer, notebook, chromebook e tablet. 603 device, sono già stati consegnati, alcuni dei quali già presenti nelle aule informatiche delle scuole, in attesa della consegna di tutti i dispositivi ordinati. Inoltre, sono state acquistate 147 schede Sim con router per permettere agli studenti la connettività alla rete. “Da noi la didattica a distanza ha funzionato bene, ma sappiamo che non può protrarsi a lungo”.

 

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