Sgravi sugli scuolabus salvi. Il decreto istruzione fa chiarezza

Il decreto riporta che la quota di partecipazione diretta, dovuta dalle famiglie per l’accesso ai servizi di trasporto degli alunni, può essere, in ragione delle condizioni della famiglia e sulla base di delibera motivata, inferiore ai costi sostenuti dall’ente locale per l’erogazione del servizio, o anche nulla, purché sia rispettato l’equilibrio di bilancio.
scuolabus
Politica

I Comuni, e in possesso dei fondi sufficienti, potranno continuare a integrare le spese per il servizio scuolabus gratuito destinato alle famiglie. A fare chiarezza, dopo una delibera della Corte dei Conti del Piemonte, è il Decreto istruzione, approvato martedì scorso dal Consiglio dei Ministri.

Nei giorni scorsi i sindaci di diversi comuni avevano sollevato la questione.

Il decreto riporta che la quota di partecipazione diretta, dovuta dalle famiglie per l’accesso ai servizi di trasporto degli alunni, può essere, in ragione delle condizioni della famiglia e sulla base di delibera motivata, inferiore ai costi sostenuti dall’ente locale per l’erogazione del servizio, o anche nulla, purché sia rispettato l’equilibrio di bilancio.

“Finalmente si chiarisce la norma che aveva sollevato polemiche nelle scorse settimane, dopo la delibera della Corte dei Conti del Piemonte, e che aveva creato preoccupazioni anche fra i nostri enti. – sottolinea in una nota il Presidente del Celva, Franco Manes –  Il nostro impegno politico di Amministratori è sempre andato nella direzione di garantire i servizi alla cittadinanza, soprattutto in un contesto di piccoli Comuni montani come il nostro, in primis contro lo spopolamento. L’approvazione di questa misura, nel decreto legge del Governo, rassicura gli Amministratori locali e le famiglie, ed è anche frutto di un preciso interessamento che il Celva e le delegazioni Anci regionali hanno condotto in queste settimane”.

0 risposte

  1. Questa invece è una bella notizia! Nel nostro comune finora tutte le famiglie, senza distinzione di reddito e/o nazionalità, pagavano solo una parte delle spese per il pulmino. Senza questo intervento ci saremmo ritrovati tutti a doverci sobbarcare questa spesa (dopo tutte le imposte che si pagano per avere dei servizi) . Se ogni tanto aiutiamo tutte le famiglie e garantiamo dei servizi minimi a chi vive in comuni lontani da Aosta dovremmo essere tutti contenti!

  2. Che bella notizia avevo paura che i soliti noti marocchini e compagnia bella dovessero pagare tutto. Quella fortuna rimane solo a noi italiani. Io eliminerei gli aiuti sociali tanto finiscono sempre nelle solite tasche e così facendo se ne vanno da altre parti

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte