Suicidi: 24 casi in Valle d’Aosta nel 2018. Otto nei primi sei mesi del 2019

Approvata una mozione in Consiglio regionale, dove si è parlato anche del progetto di riorganizzazione dei reparti di psichiatria e geriatria.
depressione, solitudine
Politica

Sono stati 24 i casi di suicidio in Valle d’Aosta nel 2018, mentre nei primi sei mesi del 2019 sono già otto le persone che hanno deciso di porre fine alla propria vita. Elevati anche i tentativi di suicidio: 29 casi nel 2018, 26 nel 2017 e ben 34 nel 2016.

Il dato è emerso ieri in Consiglio regionale, dove è stata discussa e approvata una mozione del gruppo Lega Vallée d’Aoste. Il testo, così come emendato su proposta dell’Assessore Baccega, è stato approvato all’unanimità e impegna l’Assessore alla sanità ad adottare le misure necessarie affinché il fenomeno sia analizzato anche sulla base di criteri maggiormente analitici e a relazionarne alla Commissione competente entro il 30 novembre 2019.

Dei 24 suicidi del 2018 – il più alto numero degli ultimi quattro anni – 16 casi hanno riguardato degli uomini e 8 delle donne. Nel 2019 sono stati invece 4 i casi di suicidio di uomini e altrettanti di donne, di cui 2 casi con più di 90 anni. L’età media è elevata, la maggior parte si colloca in una età tra i 65 anni e 80.

“Circa il 30% dei pazienti deceduti era conosciuto e seguito dal Dipartimento di Salute Mentale – ha spiegato in aula l’Assessore Baccega –  il restante 70% non era mai afferito ai servizi pubblici. Di questo 30% la diagnosi era di Disturbo Bipolare e Depressione Maggiore”.

La riorganizzazione di Psichiatria

Psichiatria è stato al centro dei lavori del Consiglio regionale, anche per il progetto di trasferimento del reparto presso il presidio ospedaliero del Beauregard o al Parini.

La decisione nasce dai costi, stimati in circa 9 milioni di euro, per i lavori di adeguamento antincendio dell’ex Maternità.
Interventi che, ha spiegato l’Assessore Baccega, “risultano insostenibili per l’Azienda, oltre ad essere non giustificati, e pertanto si stanno valutando soluzioni alternative”.

Allo spostamento di Psichiatria, si sono aggiunte altre due necessità in ambito sanitario: rivedere le modalità di gestione mista presso al Casa di riposo JB Festaz del nucleo RSA/UAP di 20 posti letto e attivare un nucleo di RSA per sgravare di alcuni posti letto il reparto di geriatria.

“In tale contesto, è stata valutata l’ipotesi di individuare una struttura, l’attuale microcomunità di Variney, sostanzialmente già a norma dal punto di vista strutturale, idonea ad accogliere 2 nuclei di RSA/UAP, per complessivi 33/35 posti letto gestiti direttamente dall’Azienda Usl, nella quale verrebbero collocati gli attuali 20 posti di RSA/UAP collocati presso la casa di riposo J.B. Festaz e ulteriori 13/15 posti” ha spiegato ancora in aula l’Assessore.

La proposta di riorganizzazione, che in ogni caso dovrà essere sancita da apposito accordo di programma tra Regione, Azienda Usl, Celva e Unité des Communes, sarà presentata alla Commissione consiliare competente.

“La gestione dovrà essere vantaggiosa e sostenibile per tutte le parti coinvolte, compreso il personale dipendente dell’Unité des Communes” ha specificato Baccega ” Sarà mia cura presentare l’ipotesi economicamente più vantaggiosa, più performante per i pazienti, per le famiglie, per gli operatori sanitari, alla maggioranza, alla commissione consiliare e ai sindacati”.

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