Terzo pacchetto misure anticrisi: 50 milioni di indennizzi e contributi a fondo perso

Le misure sono state presentate oggi in conferenza stampa. Previsti bonus e contributi alle imprese per la ripresa delle attività, alle partite Iva. 40 mln vanno ai comuni per le maggiori spese e le minori entrate
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Politica

Dei 155 milioni di euro dell’assestamento di bilancio, 60 milioni andranno per indennizzi a fondo perso a imprese e partite Iva (30 milioni di euro) e per contributi a fondo perso per il rilancio (20 milioni di euro). Il terzo pacchetto di misure anticrisi è stato presentato questa mattina da parte della Giunta regionale nel corso di una conferenza stampa. “La Valle d’Aosta riparte” hanno scandito i rappresentanti del Governo regionale. “Le iniziative sono state pensate per dare risposte a tutti”.

Le cifre snocciolate oggi parlano di 20 milioni di euro destinati alla sanità, 5,5 alle politiche sociali, 4 milioni di euro alla scuola, 2,2 milioni alla cultura, 16 milioni di euro alle società di impianti a fune per investimenti a cui si aggiungono altri 2,2 milioni per spese investimento, 7,3 milioni per l’agricoltura, 5 milioni per attività manutentive sulla viabilità. Ai comuni sono destinati 40 milioni di euro: 16 milioni per coprire le maggiori spese e le minori entrate e 22,2 milioni di euro per il rilancio dell’edilizia a livello locale (300mila euro per comune), per attività manutentive o di efficientamento.

Bonus alle imprese per la ripresa delle attività

Il bonus/contributo a fondo perduto, una tantum e non ripetibile, in conseguenza dei danni derivanti dalla riduzione o dalla limitazione delle attività e degli spostamenti individuali conseguenti ai provvedimenti restrittivi, statali e regionali, per il contenimento dell’emergenza sarà rivolto alle imprese, singole o collettive, iscritte al registro imprese, con sede legale o operativa in Valle d’Aosta, comprese le società cooperative e consortili, per il sostegno dei costi diretti alla graduale ripresa delle attività e al mantenimento della continuità aziendale. Tutte queste realtà dovranno avere registrato una riduzione del fatturato e dei corrispettivi almeno pari al 40 per cento, per i mesi da marzo a maggio 2020. Sono stati individuati quattro scaglioni: per fatturati non superiori ai 65mila euro il contributo concesso è di 3mila euro, per fatturati fino a 200mila euro il contributo è di 5mila euro, per fatturati fino a 500mila euro il contributo è di 7mila euro e infine per fatturati fino a 1 milioni di euro di 9mila euro. 
Le risorse destinate a questa misura valgono 30 milioni di euro.

Partite Iva

Per le partite Iva (lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, titolari di partita IVA e non iscritti al registro imprese, residenti in Valle d’Aosta) il bonus/contributo a fondo perduto, una tantum e non ripetibile, vale 1.500 euro. Anche qui i richiedenti dovranno avere conseguito compensi, nel 2019, non inferiori complessivamente a10.000 euro e non superiori a 40.000 euro. Le risorse destinate a questa misura valgono 2,5 milioni di euro.

Contributi per acquisto Dpi e investimenti per la ripartenza

Altri 10,5 milioni di euro (5 mln per le attività turistiche, commerciali, 500mila euro per rifugi alpini, 500mila euro per scuole sci e società guide alpine, 5,5 per le imprese industria e artigianato) sono stati previsti sempre come contributi (fino al 50% della spesa) a fondo perduto, una tantum e non ripetibili, per il finanziamento dei costi sostenuti dal 9 marzo 2020 al 31 ottobre 2020, per assicurare il rispetto delle misure di sicurezza per il contenimento e il contrasto della diffusione del virus COVID-19 e per il sostegno dei costi diretti alla graduale ripresa delle attività. In particolare il contributo è rivolto all’acquisto di Dpi o altri beni e servizi e di attrezzature, per investimenti, materiali e immateriali, finalizzati allo sviluppo della digitalizzazione e di soluzioni di commercio elettronico ma anche per studi e consulenza per il marketing e la riorganizzazione aziendale. Sono stati previsti per le diverse categorie dei limiti di spesa, che vanno da un minimo di 2.500 ad un massimo di 80mila euro (per le sole imprese dell’industria e artigianato con più di 9 addetti).

Aiuti alle imprese agricole

Altri contributi a fondo perso (da 500 a 2.500 a seconda delle produzioni standard) sono stati messi in campo nel settore agricolo in considerazione della flessione dei prezzi delle produzioni primarie e dell’aumento dei costi conseguenti all’emergenza epidemiologica. Anche per le imprese agricole sono previsti contributi (50% della spesa massima) sempre per l’acquisto dei Dpi e per altri investimenti, materiali e immateriali

Voucher acquisti prodotti valdostani

Arriva poi un bonus/voucher (la misura vale 2 milioni di euro) per favorire gli acquisti valdostani a km zero da parte di bar, ristoranti, agriturismi. Per ciascun impresa richiedente, il voucher a disposizione, fra 300 e 7mila euro, va utilizzato per l’acquisto delle materie prime e dei prodotti agroalimentari valdostani con una spesa minima pari a cinque volte il valore del buono/voucher.
Il terzo pacchetto di misure anticrisi prevede poi l’estensione fino a fine dicembre della gratuità del trasporto pubblico locale su gomma e ferro (su rimborso).

 

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