UniVda, Bruno-Galli: “Accettare l’invito a un dibattito non significa condividere le idee”

A criticare la nomina Laurent Viérin, Impegno Civico e l'Uv.
Stefano Bruno-Galli 
Politica
“Accettare l’invito a un dibattito non significa condividere le idee di chi ti invita o della platea che partecipa all’incontro”. A rispondere alle polemiche sollevate dalla sua nomina a consigliere dell’Università della Valle d’Aosta è in una nota lo stesso Professore Stefano Bruno Galli.
“Trovo insensato che alcune forze politiche locali definiscano ‘inopportuna da un punto di vista ideologico’ la scelta di nominare il sottoscritto solo perché, l’estate scorsa, ho accettato l’invito di partecipare a un dibattito pubblico sul tema dell’autonomia organizzato nel milanese da Lealtà e Azione” sottolinea l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia.  “Negli ultimi anni, basta andare a verificarlo sui quotidiani, sono andato a spiegare i contenuti e i vantaggi che porterebbe una maggiore autonomia della Regione Lombardia in ogni sede. Sono andato ovunque, da sinistra a destra, alle feste del Pd come di altri partiti o movimenti. Sono andato ovunque mi abbiano invitato per un confronto.
Sono uno spirito democratico e in un quadro democratico vado ovunque possa illustrare le mie idee, e dare spiegazioni, su un tema fondamentale per la vita di 10 milioni di cittadini lombardi quale l’autonomia.”.
Oltre all’ex Presidente della Regione, Laurent Viérin, a criticare la nomina da parte della Giunta regionale era stata l’Uv e Impegno Civico. Il Comité Fédéral dell’Uv sottolineava l’inopportunità della scelta “dal punto di vista politico, considerando che Bruno-Galli riveste la carica di Assessore regionale della Lombardia, ma sopratutto dal punto di vista ideologico”.
“Questa Lega è uguale a quella romana, nulla di differente.  – aggiunge invece Impegno Civico, chiedendo la revoca della nomina  -Stupisce, invece, che chi, fra i membri del governo, si identifica nell’autonomismo e si rifà ai valori della Resistenza possa andare a braccetto con nazionalisti ed estremisti di destra”.

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