Vicenda Manfrin al Parlamento Ue. “Battaglia per la libertà di parola”

"I parlamentari europei hanno infatti preso molto seriamente quella che è stata definita una vera e propria “censura politica” ai danni di un rappresentante eletto nelle istituzioni." spiega in una nota il Carroccio.
Consiglio Regionale del 12 giugno 2019
Politica

E’ sbarcata al Parlamento europeo a Bruxelles nei giorni scorsi la sospensione di tre mesi dall’ordine dei giornalisti del consigliere regionale della Lega Vda Andrea Manfrin.
Martedì 12 e mercoledì 13 novembre, i Consiglieri regionali Andrea Manfrin e Paolo Sammaritani sono stati ospiti della delegazione Lega-Salvini Premier e del gruppo Identità e democrazia al Parlamento europeo a Bruxelles.

“I parlamentari europei hanno infatti preso molto seriamente quella che è stata definita una vera e propria “censura politica” ai danni di un rappresentante eletto nelle istituzioni.” spiega in una nota il Carroccio.

“La battaglia per la libertà di parola e per il contrasto alla censura – commenta il Consigliere Andrea Manfrin – è fondamentale per la sopravvivenza della democrazia. Sono felice che anche il Parlamento Europeo sia stato informato della situazione paradossale che si è venuta a creare. È del tutto evidente però che se qualcuno pensava di mettermi in difficoltà dovrà prendere atto di aver ottenuto l’effetto opposto”.

Dello stesso avviso il Capo Delegazione Marco Campomenosi: “Ho voluto fortemente invitare il Consigliere Andrea Manfrin – ha dichiarato – a condividere la sua esperienza in questa sede per risaltare ancora una volta l’incoerenza dell’Unione Europea sempre pronta ad attaccare i Governi sgraditi su temi di rispetto dei diritti fondamentali ma silente quando le violazioni, come questa, avvengono in Stati amministrati da governi apprezzati dall’establishment europeo!”.

Nel corso della miniplenaria di mercoledì 13 novembre, l’europarlamentare Gilles Lebreton del gruppo Identità e democrazia è intervenuto nell’aula del Parlamento europeo durante il dibattito riguardante la Giornata mondiale della fine dell’impunità per i crimini contro i giornalisti. Insieme ad altri casi ha citato anche quello di Andrea Manfrin.

“En Italie par exemple, l’Ordre des journalistes du Val d’Aoste a suspendu 3 mois un journaliste, Monsieur Andrea Manfrin, dont le seul tort est d’avoir critiqué la présence d’étrangers  – ha dichiarato in aula il MEP Lebreton – Cette suspension est fondée sur un texte qui interdit aux journalistes l’utilisation du mot “clandestin”. Les étrangers en situation illégale sont pourtant une réalité qu’il est vain de vouloir nier. L’honneur du journalisme est de dire la vérité, quel qu’en soit le prix à payer”.

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