I Vigili del Fuoco arrivano a Palazzo, ed il Palazzo ascolta. Sul tavolo c’è la richiesta – annosa, che va avanti dal 2013 – di adottare il Contratto collettivo nazionale come per i colleghi fuori Regione. E proprio dalla Regione arriva un’apertura al dialogo.
Dopo la manifestazione in piazza Deffeyes il Consiglio accoglie la delegazione dei Vigili del Fuoco – più di un centinaio a fare “picchetto” –, senza risposte concrete, per ora, ma l’incontro al momento soddisfa.
“È una mobilitazione che arriva da lontano – spiega Igor De Belli, Cgil Fp –, e oggi è arrivato il primo segnale di attenzione da parte della politica. Non abbiamo ancora un risultato per le mani, ma abbiamo delle istanze precise perché i Vigili del fuoco si sentono parte di un corpo che ha una specificità, valdostana, italiana, europea e nel mondo”.
Se le risposte mancano, sembrano però vicine: “L’assessore si è sbilanciato – prosegue De Belli – e ci ha fatto una proposta che il Consiglio regionale discuterà a breve, speriamo già da oggi. Senza risposte da qui non ci muoveremo, faremo anche il famoso sciopero che è saltato se necessario. Avere il Contratto nazionale non è solo una questione economica, di sperequazione”.
In linea anche Demis Martinod, Conapo: “Le nostre richieste partono dal 2013, oggi siamo qui per esasperazione”. E alla domanda sulla possibilità che i Vigili del fuoco possano tornare “nazionali” va cauto: “È l’‘extrema ratio’, la teniamo comunque in considerazione”.
L’amministrazione regionale batte colpo
Dall’incontro con la delegazione – che ha avuto un “faccia a faccia” con una vasta rappresentanza del Consiglio – l’apertura viene (molto più che) confermata dall’Assessore con le deleghe alla Protezione civile Elso Gérandin: “A breve daremo le indicazioni affinché dal 1° gennaio 2019 si possa equiparare il contratto dei Vigili del fuoco regionali con quello nazionale. Dobbiamo approvare una norma che consenta l’applicazione del contratto nazionale restando nel Comparto unico. È giusto per noi che i Vigili del fuoco valdostani non guadagnino un euro di meno rispetto ai colleghi. Adesso bisogna trovare le risorse e inserirle nel bilancio preventivo“.
I Vigili, comunque, restano in piazza Deffeyes: “È una proposta valida, speriamo sia accolta dalla parte politica – spiega Giuseppe Vona, Conapo –. In attesa però di qualcosa di più concreto il presidio resta”.