“Ci chiediamo come mai il Consiglio Regionale della Valle d’Aosta nel campo della sanità non riesca ad approvare un provvedimento che sia equo per tutti i lavoratori del comparto sanità, e neanche per sbaglio ogni tanto riescono a fare la cosa giusta nel momento giusto”. Ad affermarlo sono Ramira Bizzotto (Uil) e Igor De Belli (Fp Cgil), in merito all’indennità regionale prevista per medici e infermieri dal 2022 nella legge di stabilità approvata in Consiglio regionale nei giorni scorsi.
“Come mai nel provvedimento dell’indennità integrativa per medici e infermieri non rientrano tutte le tipologie di lavoratori che ruotano intorno alla sanità valdostana? Il 50% dei lavoratori della sanità rimane escluso da questo provvedimento che doveva essere esteso a tutte le lavoratrici e ai lavoratori della sanità (Oss, tecnici, ecc.). Non si può continuare con la manfrina del “a qualcuno sì e agli altri no”.
Al sindacato non piacciono le disuguaglianze, né tanto meno i provvedimenti “inficiati da strumentalizzazioni politiche spesso sterili: non si creano disuguaglianze tra i lavoratori, soprattutto se poi l’intento è quello di mettere gli uni contro gli altri. Poi c’è un’altra questione, il rischio è quello dell’impugnativa da parte dello Stato, come già successo nel recente passato. Saranno ovviamente gli organismi competenti a valutare la legittimità di tale operazione, ma il rischio è che siano i lavoratori a pagare le conseguenze di tali scelte politiche”.
Una risposta
Che vergogna sono appena stata dimessa dall’ospedale, tutti i lavoratori in reparto indipendente dal ruolo che occupano corrono e tante volte non possono essere tempestivi in quanto sotto organico. Ma l assessore con che faccia si presenta. Stanno facendo distinzione come l aumento delle pensioni di invalidità, c è chi è di serie A nonostante il 💯% è di serie B. VERGOGNA.