Per la Cgil i nuovi locali di fisioterapia riabilitativa dell’Usl non sono adeguati

A dicembre il servizio per adulti e anziani è stato trasferito dall'ex maternità alla località Croix-Noire. Per la funzionaria Fp Cgil Eleine Krieger Garcia gli spazi sono inadeguati. Replica di direttore dell'Area territoriale dell’Usl Brinato: "La struttura ha passato tutti i controlli dell’Ufficio tecnico".
La nuova sede dei Servizi di riabilitazione a Saint-Christophe
Sanità

“Al di là dei locali, che ci sembrano inadeguati perché mancano gli spazi per far camminare i pazienti, la porta non dà accesso in maniera opportuna ai disabili, per loro non ci sono parcheggi per disabili, mentre i punti di sosta sono lontani per tutti, così come lo è la struttura per le persone che devono accedere con i mezzi pubblici”.

A dirlo è Eleine Krieger Garcia, funzionaria Fp Cgil Valle d’Aosta. L’obiettivo della critica? I nuovi locali dedicati ai servizi di riabilitazione per adulti e anziani di Aosta dell’Usl a Saint-Christophe – in località Croix-Noire –, il cui spostamento dalle sede precedente (l’ex maternità di via Saint-Martin-de-Corléans) era stato annunciato a fine settembre in Consiglio Valle.

“Sono discorsi già fatti ad agosto – spiega ancora Krieger Garcia –. Il giorno dopo la riunione sindacale contestavamo sia le modalità sia il luogo, che già ritenevamo inadeguato allora. È un posto che conoscevamo tutti, e abbiamo fatto presente che per un’utenza così grande, il servizio copre tutta Aosta e i dintorni non era idoneo”.

L’Azienda, in realtà, aveva altri piani. Ovvero, quello di spostare alcuni servizi della ex maternità al Centro Brocherel. I tempi, però, erano troppo lunghi. E dalle Commissioni sul bilancio previsionale del Comune di Aosta è emerso che il 2024 potrebbe essere l’anno buono per vedere la gara d’appalto. Da lì serviranno due anni di lavori. Troppi per aspettare.

Quindi, è scattato il “piano B”. la “soluzione-tampone” di località Croix-Noire. “Sono arrivate lamentele sia dagli operatori, che dicono che la struttura non vada assolutamente bene per il servizio, sia dall’utenza – aggiunge la sindacalista –. Per il problemi del parcheggio, perché la porta va tenuta aperta per chi ha la carrozzina, per l’ascensore piccolo non adatto a tutte e le carrozzine e assolutamente non conforme per le barelle”.

“Ci hanno detto che tutto era stato verificato ed era perfetto – chiude Krieger Garcia –. Abbiamo chiesto lumi all’Azienda prima di Natale e per ora una risposta ancora non c’è stata. Noi oggi segnaliamo queste criticità e chiediamo all’Usl che metta a posto tale situazione. Ma secondo loro tornare indietro non è fattibile”.

Una struttura che ha passato tutti i controlli 

Valutazioni nelle quali non si ritrova il dottore Franco Brinato, direttore dell’Area territoriale dell’Usl: “Abbiamo trasferito il servizio in locali completamenti nuovi, modernizzati e riqualificati – ha spiegato –. Ci siamo occupati di dare un servizio e, al momento, non mi sono state notificate queste criticità. È stata fornita una struttura più adeguata per gli utenti e più sicura da tutti i punti di vista”.

Non solo: “Ho parlato anche con il personale prima del trasferimento, proprio per poter dare un servizio migliore. Per evitare i problemi di spazio segnalati si potrebbe dilazionare meglio gli utenti – ha proseguito il dirigente –. È una questione da gestire, perché altrimenti gli spazi in sanità non bastano mai. Nella struttura c’è un corridoio nel quale la gente può camminare, ma è chiaro che venti persone non ci stanno. Ma riguardo i disagi non ho informazioni”.

Brinato, però, tiene una porta aperta al dialogo: “Purtroppo, ci sono poche strutture disponibili. Ci siamo mossi anche sulla parte dell’età evolutiva che oggi rimane ancora nell’ex maternità. Dovremmo trasferirla, però restando all’interno di Aosta. Tutto ciò che facciamo è concordato con la parte sindacale e con il personale. Questi passaggi li facciamo tutti. Poi, se i sindacati possono venire a parlarmi io li aspetto sempre.  Oggi abbiamo fornito a personale e utenti una struttura che ha passato tutti i controlli dell’Ufficio tecnico. E quindi l’abbiamo avviata”.

Una risposta

  1. Non mi aspettavo nulla di diverso.
    Non riesco a capire come si possa definire quella struttura idonea, come si possa indicare il corridoio come spazio per far camminate i pazienti se è stretto ed il terapista non riesce a stare al fianco del paziente…..
    Mi sembra chiaro che il disabile non ha mai voce in capitolo e che deve sopportare e stare zitto…

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