60mila valdostani hanno completato il ciclo vaccinale anti Covid-19

Il dato è emerso questa mattina nella conferenza stampa organizzata per fare il punto sulla campagna. 80mila i vaccinati con prima dose. Per la "quarta ondata", dati alla mano, si spera in un impatto più blando. Intanto la Regione rilancia la campagna di sensibilizzazione.
L'inizio della campagna vaccinale al Palaindoor di Aosta
Società

È stata superata, in queste ore, la soglia dei 60mila valdostani che hanno completato il ciclo vaccinale anti Covid-19. Sono invece 80mila le persone, in tutto, che hanno ricevuto una prima dose. Dati non ancora “puri” ma che, spiegano i vertici Usl, verranno raggiunti oggi.

Il dato è emerso questa mattina – 29 luglio -, nella conferenza stampa organizzata per fare il punto sulla campagna. A spiccare sono particolarmente i dati di luglio, che ha visto 1758 somministrazioni, che non tengono conto però del boom di ieri, giorno che ha fatto registrare 1425 vaccinati complessivi.

“Più i valdostani sono vaccinati meno si rischia di essere ricoverati – ha spiegato l’Assessore alla Sanità Roberto Barmasse -, perché tra chi ha completato il ciclo gli ospedalizzati sono pochissimi. E più siamo vaccinati, meno le varianti circolano. Rinnovo l’appello a farsi vaccinare, è importantissimo sia completare il ciclo sia estendere la platea il più possibile, per il bene delle attività e in previsione della riapertura delle scuole a settembre”.

Platea che si stringe, ma rimane ampia: “Il numero di persone da vaccinare è di circa 111mila – ha commentato il Direttore sanitario Usl Guido Giardini illustrando i dati -. Abbiamo un’ottima copertura sulle fasce più anziane, mentre per gli over 50 siamo sopra il 75% di prime dosi. I numeri più bassi sono quelli di prime dosi nella fascia da 18 a 29 anni, che hanno passato il 50%. Ci stiamo portando avanti con le vaccinazioni, secondo i tempi e gli obiettivi”.

Una “spinta” alla campagna potrebbe essere arrivata dall’ultimo Decreto del Governo Draghi e la famosa questione Green pass: “Sicuramente ci sono state conferme maggiori negli ultimi giorni – aggiunge Giardini -. La campagna vaccinale va avanti a gonfie vele, con molte adesioni, e come si vede anche in altre Nazioni ha inciso sul numero di ricoveri. Prima era pari all’8/10%, nelle scorse ondate, ora si spera di restare attorno all’1 o all’1,5%”.

Soddisfatto anche il Direttore generale pro tempore dell’Usl Marco Ottonello: “L’obiettivo organizzativo rche ci siamo dati, le 80mila prime dosi entro inizio agosto è raggiunto, con un grande sforzo dell’Azienda in un periodo difficilissimo. Attualmente siamo al 10° posto tra le regioni italiane, con il 94,3% di dosi utilizzate rispetto a quelle consegnate”.

Vaccinazioni VdA

Un’ondata più “blanda”?

Un auspicio, e un augurio, per l’eventuale quarta ondata dell’epidemia arriva dai numeri: “A livello italiano, quando l’Rt si impenna, dopo 10/15 gg si alza anche il numero di casi – spiega ancora Giardini -. In questi giorni l’impennata ha visto invece una minore crescita di casi che sembra, ce lo auguriamo, stia già creando un plateau. In Valle l’andamento è simile, ma i casi sono più bassi. Tutto fa pensare che un’eventuale quarta ondata sarà più blanda, ci stiamo organizzando, in ospedale, per chiudere meno reparti possibile. Ed è innegabile l’impatto della campagna vaccinale”.

La variante Delta a Valtournenche, sotto controllo

È invece sotto controllo la situazione a Valtournenche, dove nelle scorse settimane c’è stato un piccolo focolaio di positivi.

A dirlo la dottoressa Marina Verardo, direttrice della Struttura complessa di Igiene e Sanità pubblica: “Il virus circola – ha spiegato -, è un grosso problema è quello della varianti, in particolare la Delta per l’alta diffusibilità. Questo piccolo focolaio ci ha permesso di tipizzare i virus: è una variante Delta nel 70% dei casi testati, e nello stesso gruppo ci ha stupiti un caso di variante inglese. Ieri siamo andati a verificare la struttura dove queste persone sono ospitate, e sono in ottimo stato di salute. Questo ci insegna a non abbassare la guardia. Nessuno di noi, se li incontrasse per strada, penserebbe che sono persone contagiose e contagiate”.

Non solo: “Allo stato attuale abbiamo casi importati – prosegue Verardo -, costantemente monitorati. Non c’è segno che la variante si sia propagata alla popolazione”.

Approvato il vaccino Moderna per gli under 18

La notizia – in realtà resa pubblica ieri – viene comunicata dalla stessa Verardo: “Oltre al classico vaccino Pfizer, ieri Aifa ha autorizzato Moderna – che ora cambiare il suo nome in Spikevax, ndr. – anche per la fascia dai 12 ai 17 anni, mentre fino ad oggi lo era solo per i 18 anni in su. Avremo quindi una maggiore quantità di vaccino per tutte le età e dobbiamo continuare a stimolare gli over 50, ma da ieri per i giovani c’è un vaccino in più”.

Fasce d'età vaccino

La nuova campagna di comunicazione

Per incentivare alla vaccinazione, la Regione è pronta a lanciare la nuova campagna di sensibilizzazione per la somministrazione anti Covid-19.

Campagna che si concentrerà sul risultato ottenuto ad oggi, quindi i sessantamila che hanno la copertura vaccinale completa, mentre i testimonial saranno le stesse persone che, andando a vaccinarsi, hanno deciso (letteralmente) dimetterci la faccia”.

Cittadini ed i loro volti, per oltre 200 persone fotografate, donne e uomini dai 18 anni in su per lanciare la “fase due” della campagna di vaccinazione attraverso diverse parole chiave: le “vecchie” responsabilità, partecipazione, impegno e protezione, cui si aggiungono ora efficacia e risultati.

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