Accessi stradali e flusso di veicoli in Valle d’Aosta, ecco com’è andata nel 2020

L’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta ha analizzato il flusso dei veicoli in ingresso in Valle d’Aosta e quello di alcune specifiche destinazioni: ecco alcune curiosità.
Autostrada A5 - Foto di Davide Verthuy
Società

Analizzare un fenomeno è un’attività complessa e può essere fatta tenendo conto di moltissimi aspetti. Si possono vedere le cose secondo diversi punti di vista ma solo una lettura di insieme consente di rendere l’analisi spendibile. L’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta di turismOK ha avviato un monitoraggio dei dati degli accessi stradali analizzando i principali varchi stradali regionali per l’intero anno 2020. Nello specifico si è tenuto sotto osservazione l’accesso da fondovalle (tramite autostrada e statale dai varchi RAVA) e quegli delle singole valli laterali della Regione. Inoltre è stato possibile studiare la movimentazione dei veicoli attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo.

L’analisi della movimentazione dei veicoli riguardava i soli mezzi leggeri. L’anno 2020, quasi interamente colpito dalla pandemia, ha ovviamente risentito anche in termini di accessi turistici in Valle d’Aosta, come facilmente intuibile, con un decremento di circa il 40%, rispetto al precedente anno. Grazie però alla stagione estiva rivelatasi sorprendentemente positiva si è assistito ad un lieve miglioramento del traffico in ingresso dall’Italia, con un picco nel mese di agosto nel quale sono transitate oltre 600.000 vetture.

Oltre al varco principale da fondovalle, l’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta ha anche elaborato i dati relativi agli accessi delle valli laterali, ovvero della Val di Rhêmes-Valsavarenche, della Val d’Ayas/Champoluc, della Valle del Lys, della Valle di Cogne e della Valle di Valtournenche. Rispetto ai valori relativi al varco principale di ingresso regionale, i dati delle valli laterali mostrano un fenomeno migliore delle aspettative. Il periodo estivo ha sicuramente consentito di recuperare buona parte del gap accumulato toccando quasi gli stessi livelli dell’estate 2019; premiata quindi la ricerca di spazi ampi e Valli laterali meno affollate. Tutte le valli laterali infatti presentano valori di accesso superiori allo stesso periodo dello scorso anno principalmente tra i mesi di luglio e di agosto, quindi l’estate 2020 è stata caratterizzata da un maggiore spostamento interno alla regione.

Nonostante le previsioni negative e i dati non incoraggianti relativi ai periodi di chiusura, si è potuto notare che le limitazioni legislative imposte dal rispetto delle normative in tema di epidemia, hanno certamente influito sugli accessi alla Valle d’Aosta nel suo complesso ma che le stesse sono state attenuate nei mesi caldi.

Il periodo estivo si è presentato, in media, come il migliore dell’anno grazie alla riapertura dei confini regionali e alla particolare attrattività del territorio montano, in virtù degli ampi spazi disponibili e ad una minore densità turistica, ma anche di un ambiente che ha permesso di ritrovare il contatto con la natura, particolarmente ricercata dopo il lockdown. La quasi totalità delle valli laterali ha prodotto statistiche al di sopra delle aspettative nei periodi meno restrittivi in termini di spostamenti a testimonianza di una crescita del suo appeal di luogo sicuro e riservato. È quindi evidente una maggiore movimentazione di veicoli all’interno della regione.

Tali informazioni raccolte ed elaborate dall’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta, per avere un quadro completo e per comprendere il fenomeno turistico attraverso gli accessi stradali in Valle d’Aosta leggi questa ricerca

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