Alex Armand, classe 1981 di Saint-Christophe, ha iniziato il suo percorso scolastico all’Istituto Manzetti di Aosta, dove si è diplomato ragioniere programmatore. La sua predisposizione e la passione per lo studio appaiono sin da subito evidenti e così, dopo la maturità, si iscrive al corso di laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Torino.
In quegli anni, Alex matura la consapevolezza che la carriera accademica è la sua strada e approfitta di tutte le opportunità per accrescere il suo bagaglio culturale. Al terzo anno, nel 2003, parte alla volta della capitale danese, dove trascorre un anno di Erasmus presso la Copenhagen Business School e, una volta laureato, vola a Barcellona dove consegue un Master in Economia presso la Universitat Pompeu Fabra.
Una volta rientrato in Italia, Alex avvia la professione di consulente per alcune aziende ma, in cuor suo, sa bene che la sua passione lo riporterà presto in qualche istituto universitario.
Trascorre appena un anno e Alex viene selezionato per un Dottorato di ricerca presso l’University College di Londra: “Ho trascorso sette anni in Inghilterra. I miei obiettivi di carriera, ma ancor prima la mia passione per la ricerca, mi hanno aiutato ad affrontare le difficoltà legate al trasferimento e all’ambientamento in un nuovo paese, con delle abitudini diverse. Sono sempre stato molto legato alla Valle d’Aosta, lì ho la mia famiglia e le mie amicizie più care, infatti ogni qualvolta possibile ne approfitto per rientrare“.
Concluso il Dottorato, Alex fa application in diverse università per iniziare a insegnare: “Nel mondo accademico, quanto meno in ambito economico, esiste un Job Market centralizzato in cui è possibile candidarsi per lavorare in molte università di diversi paesi. Sono stato selezionato dalla University of Navarra, a Pamplona, in Spagna, dove sono rimasto per cinque anni con l’incarico di Assistente Professore. Dopo aver fatto questi anni di gavetta, ho di nuovo presentato domanda e sono diventato Professore Associato presso la Nova University di Lisbona“.
I continui spostamenti impongono ad Alex molti sacrifici in termini di vita privata, ma nella capitale portoghese incontra Victoire, una ragazza francese che si trova a Lisbona per fare la ricercatrice: “La vita qui a Lisbona mi piace, la qualità è buona e insieme alla mia compagna riusciamo a goderci il mare. L’Università in cui lavoro mi è molto congeniale, mi permette di dedicare molto tempo alla ricerca. Mi occupo di economia applicata e i miei studi sono focalizzati sui paesi in via di sviluppo, in particolare su ciò che concerne la costruzione di beni pubblici e la salute della popolazione. Di recente, invece, ho avviato degli studi sugli effetti dei media sul comportamento umano, concentrandomi in particolare sulla radio come strumento per ridurre i conflitti religiosi e la partecipazione alle guerre”.
Sono trascorsi ormai molti anni da quando Alex ha lasciato l’Italia: “Sono partito spinto dal desiderio di scoprire nuovi paesi, ma anche perché avevo voglia di allontanarmi un po’ da casa. Oggi vivere all’estero è più che altro una necessità, ci sono molte più possibilità di fare carriera, in Italia è ancora un sistema molto chiuso. Oltretutto in ambito economico non ci sono molte realtà riconosciute a livello internazionale, anche per via delle scarse risorse destinate alla ricerca. Se guardassi solo alle opportunità di carriera dovrei spostarmi negli Stati Uniti, ma adesso siamo in due, per cui le decisioni le prendiamo insieme. In ogni caso in Europa sto bene. Rispetto al desiderio di tornare ovviamente quello c’è sempre, ma non credo che ciò avverrà nel breve periodo”.