Alice onlus, una mattinata di screening gratuiti per la prevenzione dell’ictus cerebrale

L’iniziativa è prevista per domenica 24 novembre dalle 8 alle 12.30, nella sala conferenze della Casa di riposo JB Festaz di Aosta, dove i cittadini potranno usufruire gratuitamente dello screening qualificato.
Da sinistra Lorella Zani, presidente di Alice onlus, e Giuseppe D'Alessandro, ex presidente e fondatore di Alice onlus
Società

Una mattinata di screening gratuiti – con misurazione dei valori di pressione arteriosa, frequenza cardiaca, glicemia, colesterolemia, rilevazione dell’eventuale fibrillazione atriale, compilazione della scheda di valutazione rischio ictus e ecodoppler carotideo (per i casi con alto e medio-alto) – per la prevenzione dell’ictus cerebrale.

L’iniziativa è prevista per domenica 24 novembre dalle 8 alle 12.30, nella sala conferenze della Casa di riposo JB Festaz di via Monte Grappa, ad Aosta, dove i cittadini potranno usufruire gratuitamente dello screening qualificato con il supporto di alcuni Neurologi e dei volontari dell’Associazione Alice Valle d’Aosta Odv.

L’ictus cerebrale – spiega la onlus – è una patologia grave e disabilitante che, nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Quasi 150mila italiani ne vengono colpiti ogni anno e la metà dei superstiti rimane con problemi di disabilità anche grave. I

n Italia, le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 1 milione, ma il fenomeno è in crescita sia perché si registra un invecchiamento progressivo della popolazione, sia perché tra i giovani è in aumento l’abuso di alcool e droghe.

“L’ospedale di Aosta è risultato il primo in Italia per il trattamento trombolitico dei pazienti affetti da ictus cerebrale ischemico. Ogni anno, in Valle d’Aosta, si verificano circa 250 nuovi casi di ictus” spiega invece il dottor Giuseppe D’Alessandro, neurologo e fondatore di Alice Italia Onlus.

“Iniziative di questo tipo sono fondamentali – aggiunge Lorella Zani, Presidente di Alice Valle d’Aosta Odv –. La popolazione deve essere maggiormente consapevole che i fattori di rischio da soli e, ancora di più in combinazione tra loro, aumentano notevolmente il rischio di essere colpiti da ictus. 8 ictus su 10 possono essere evitati seguendo stili di vita adeguati, attraverso un’attività fisica moderata ed una sana alimentazione. Non va dimenticato, inoltre, che l’ictus è, come tutte le malattie cardiovascolari e i tumori, una malattia multifattoriale, cioè dovuta alla concomitante azione di più fattori: ipertensione arteriosa, obesità, diabete, fumo, sedentarietà ed alcune anomalie vascolari e cardiache, come la fibrillazione atriale”. 

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