ANCI: ‘non presentate i bilanci di previsione 2009 entro il 31 dicembre’

L'invito, lanciato dall'Anci a tutte le Amministrazioni comunali, è stato accolto all'unanimità dal Comitato direttivo dell'Associazione. Prima della presentazione dovranno essere rivisti i contenuti della manovra finanziaria del Governo.
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Società
I Comuni italiani devono far fronte a gravi crisi finanziarie poiché il Governo non ha sinora rispettato le promesse fatte in occasione dell’abolizione dell’Ici né in relazione all’esercizio finanziario 2008 né per quanto riguarda le prospettive sui rimborsi 2009. Inoltre, esiste una difficoltà generata dalle stringenti previsioni del Patto di Stabilità per le quali, anche a seguito di recenti prese di posizione a livello europeo, non si prevedono allentamenti di sorta. E’ quanto rende noto il presidente del Consiglio comunale di Aosta, Renato Favre, che nei giorni scorsi ha preso parte a due importanti riunioni nell’ambito della manifestazione “Risorse e Comuni” promossa da Anci Lombardia.

Nella riunione del Consiglio nazionale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) la discussione si è incentrata sull’esame della situazione economico-finanziaria dei Comuni nel 2008 e del Patto di stabilità 2009, oltre all’approvazione di un documento contenente alcune proposte in materia di federalismo contrattuale. In tale ambito l’Anci, considerata la situazione di difficoltà di molti comuni italiani, ha invitato tutte le Amministrazioni comunali, a non procedere alla presentazione, negli organi competenti, di bilanci di previsione per l’anno 2009 entro la data del 31 dicembre, in attesa che siano rivisti i contenuti della manovra finanziaria, oltre alla richiesta di vedere anticipato il termine del 30 aprile 2009 per la presentazione da parte dei Comuni delle certificazioni relative al mancato gettito Ici sulla prima casa al fine di evitare forti problemi di cassa. “Da parte mia – ha commentato Favre – non posso che essere solidale con le difficoltà espresse dai colleghi che, in parte, sono le medesime del Comune di Aosta, per quanto tengo a ribadire come l’ordinamento autonomo della Regione Valle d’Aosta rappresenti una garanzia assoluta per gli enti locali valdostani e l’espressione di un modello di federalismo fiscale efficiente e funzionale alla tutela degli equilibri finanziari dei Comuni della regione”.

Rispetto all’incontro a Milano del Direttivo della Conferenza dei Consigli comunali, con al centro la discussione sugli aggiornamenti del Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, il presidente del Consiglio di Aosta commenta “La proposta della conferenza dei Consigli comunali adottata dal Direttivo prevede la valorizzazione del ruolo del Consiglio attraverso una più chiara definizione delle funzioni e un migliore equilibrio fra Assemblea elettiva ed esecutivo”.

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