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Aosta, inaugurata la statua in bronzo raffigurante l’imperatore Augusto

Realizzata dallo scultore Gabriele Garbolino Ru, come calco di un'opera antica, l'opera è stata donata alla Valle d'Aosta da Léonard Gianadda, Ami de la Vallée d'Aoste
Società

Alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin, del sindaco di Aosta Gianni Nuti, di Leonard Gianadda, presidente dell’omonima Fondazione e dell’autore dell’opera Gabriele Garbolino Ru è stata inaugurata nel pomeriggio di oggi, martedì 26 luglio, la statua raffigurante l’imperatore Augusto, fondatore dell’antica Augusta Praetoria Salassorum.

Realizzata dallo scultore Gabriele Garbolino Ru, come calco di un’opera antica, l’opera è stata donata alla Valle d’Aosta da Léonard Gianadda, Ami de la Vallée d’Aoste 2021 e posizionata nei pressi dell’Arco d’Augusto, d’intesa con il Comune di Aosta.

In concomitazione con la cerimonia di scoprimento è stata inaugurazione la mostra di fotografie di Léonard Gianadda “Identité”, organizzata dall’associazione “La clé sur la porte” in collaborazione con la Fondazione Pierre Gianadda di Martigny, con il patrocinio del Comune di Aosta, di Cva e del Celva.

Gi scatti fotografici in bianco/nero sono stati realizzati da Léonard Gianadda stesso nei suoi viaggi per il mondo negli anni ‘50 e ‘60 dialogano con il contesto urbano aostano

“L’idea di partenza è stata quella di creare un percorso tra le vie della città, in cui il visitatore potesse lasciarsi trasportare dalle immagini che incontrava, porsi delle domande e fare delle riflessioni. – spiega l’Associazione La Clé sur la porte –  Per i cittadini di Aosta e per tutti coloro che la città già la vivono o la conoscono, l’idea è quella di mettere in relazione dei luoghi noti, creando dei parallelismi e delle connessioni con nuovi mondi, magari sconosciuti, al di fuori di Aosta;  viceversa, per tutti coloro che vedono Aosta per la prima volta, l’intenzione è quella di creare delle correlazioni tra un mondo esterno, magari conosciuto, e consentire all’utente di ritrovarlo in una città nuova”.

7 risposte

  1. Ma perché invece di rivolgerla verso l’arco d’Augusto l’avete rivolta verso la pizza al taglio?

  2. VERISSIMO. ONORE ALLA STORIA non fossero passati i romani avremmo ben poco da vedere. Peccato che l’Augusto dell’epoca moderna ha quasi distrutto la nostra bella regione!

  3. E’ un’ottima idea. Questa Città è stata fondata da Augusto, in onore di Augusto, porta il nome di Augusto e l’Arco di Trionfo è stato fatto per Augusto, porta il nome di Augusto e Augusto è passato da lì sotto. Che le popolazioni autoctone non fossero contente, conta poco: la storia conta. E noi viviamo in questa Città, che ha questo nome e questa forma, perché i Romani fecero ciò che fecero.

  4. Tanto per rimarcare l’invasione romana sulle popolazioni autoctone…In piena contraddizione con la stele viciniora nella quale si ironizza proprio sulla conquista di Augusto…In Consiglio comunale la mano destra non sa cosa fa la sinistra, e viceversa.

    1. Non è una battaglia politica questa, in cui ci si deve schierare con le popolazioni autoctone di oltre 2.000 anni, o con i Romani. Sinceramente non vedo la contraddizione: sia gli autoctoni che i Romani hanno fatto la storia di questa Valle e quindi entrambe le cose vengono giustamente rappresentate.

    2. I salassi, probabilmente di origine ligure, Furono definitivamente sottomessi nel 25 a.C. e nel loro territorio venne stabilita la colonia di Augusta Praetoria ripopolata von coloni LIBICI. Insomma da lì vengono i più puri tra noi tutti.

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