Aosta pronta ad accogliere i turisti, ma al momento le prenotazioni sono ferme

"Riapriamo tutti. Stare chiusi non è la soluzione" spiega Jeannette Bondaz, delegata Adava per il comprensorio di Aosta. Le notizie comparse sui giornali nei giorni scorsi sull'Rt della Valle d'Aosta hanno portato ad una brusca frenata delle già poche prenotazioni.
Il centro storico di Aosta
Società

Dopo tre mesi di chiusura forzata, con una parte significativa del proprio fatturato annuale bruciata, le attività ricettive di Aosta sono pronte a ripartire.

Apriremo quasi tutti entro fine giugno. Stare chiusi non è la soluzione” dice Jeannette Bondaz, referente di Adava per la città di Aosta.

Nelle scorse settimane qualcosa aveva iniziato a muoversi, con le prime prenotazioni per la stagione estiva. “Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, avevamo un 5% di chiamate al giorno   – racconta Bondaz, titolare di una chambre d’hôtes nel centro storico di Aosta – poi la notizia diffusa dai giornali nazionali dell’indice Rt della Valle d’Aosta ha fatto sì che ci fosse una brusca frenata delle prenotazioni. Non solo, le poche confermate sono state cancellate. In media trascorriamo 20 minuti al telefono per rassicurare i clienti. Qualcosa in più forse si sta muovendo per gli appartamenti. Qui sicuramente i clienti si sentono più tranquillizzati”.

Con Adava sono stati organizzati in queste settimane dei webinar sui protocolli di sicurezza.

“Noi siamo pronti, speriamo che con la riapertura dei confini regionali, riprendano le prenotazioni per luglio e agosto e che la stagione si allunghi su settembre e ottobre. Sicuramente saranno vacanze ancora più last minute”. Per la Plaine aprile e maggio, con le gite scolastiche ma non solo, erano dei mesi redditizi. “E’ stata una perdita importante. Con la mia struttura ad esempio avevamo preso parte ad una trasmissione francese, andata in onda a gennaio, e avevamo tantissime prenotazioni per questo periodo, tutte andate in fumo.”. Oltre alla riapertura dei confini regionali, gli imprenditori del turismo aspettano con impazienza le decisioni di alcuni stati esteri, in particolare la Svizzera. “E’ un’ottima clientela, negli ultimi anni in crescita. Di solito lo svizzero arriva su Aosta e da lì non si sposta. Fa lavorare bene noi, ma anche bar, ristoranti e attività commerciali.”

Oltre a fare investimenti per adeguare le proprie strutture ai protocolli di sicurezza, gli imprenditori del settore turistico di Aosta stanno progettando attività e animazioni per accompagnare i soggiorni dei propri clienti. 

“Siamo molto dispiaciuti per la cancellazione della Foire d’Eté – ricorda Jeannette – proprio quest’anno ci saremmo aspettati una Foire ancora più bella e interessante e avevamo immaginato delle proposte di tour guidati con animazioni. Abbiamo provato a far cambiare loro idea, ma dai contatti presi con i funzionari, ci è stato riferito che il budget non c’è. ” Sembra invece prender forma una Foire più contenuta, spalmata su più weekend, con un numero limitato di espositori. “Come Adava ci stiamo comunque muovendo per riproporre i tour guidati della città, i tour in Ebike e altre attività per i nostri clienti che non prevedevano l’assembramento.”

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