La Giunta di Aosta ha predisposto un avviso pubblico per selezionare di soggetti che prenderanno parte alla co-progettazione, con il Comune, di una proposta progettuale delle attività per il Teatro Giacosa e il Café du Théâtre e la relativa gestione delle due strutture.
L’avviso – spiega l’Amministrazione – nasce dalla necessità, tra le altre, per il Comune di Aosta di “dotarsi di una progettazione integrata per la definizione e la sperimentazione di iniziative di formazione, animazione, intrattenimento e spettacolo da svolgersi nella rinnovata struttura, promuovendo occasioni per una divulgazione delle opere d’ingegno tra la popolazione residente e i turisti, ma anche costruendo reti di collaborazione a livello nazionale, transfrontaliero ed europeo attraverso iniziative di scambio e di cooperazione in ambito formativo e performativo, con l’obiettivo di contribuire alla crescita dei consumatori di cultura e di arti performative nonché l’accesso all’arte in particolare dei bambini, dei giovani, delle persone con disabilità, delle persone a rischio isolamento sociale e a chi vive in condizioni di povertà educativa oltre che economica”.
La nuova procedura di selezione pubblica, che sarà pubblicata prossimamente, ha per scopo “l’individuazione di un soggetto, singolo o in forma aggregata, del Terzo settore, favorendo la più ampia partecipazione così da intercettare interessi espressi dal maggior numero di soggetti operanti sul territorio valdostano nel campo della formazione artistica, musicale, coreutica, cinematografica e, più in generale, delle arti performative”.
I partecipanti dovranno indicare le principali linee progettuali da attuare al Teatro Giacosa “nell’ambito della formazione, della coesione sociale, dell’inclusione e delle produzioni secondo un approccio il più possibile integrato tra attività culturali multidisciplinari nel settore dello spettacolo, della danza, della musica, del cinema e dell’audiovisivo, del teatro e delle arti visive”.
La selezione sarà effettuata da una Commissione costituita ad hoc e composta – chiude la nota da piazza Chanoux – “da funzionari o dirigenti che rivestono specifici profili professionali in ambito culturale, dell’istruzione e della comunicazione all’interno del Comune di Aosta e da un esperto esterno”.
Approvati gli indirizzi per la gestione del Teatro Giacosa e del Café du Théâtre
16 maggio 2023
L’obiettivo è riaprire a tutti gli effetti il Teatro Giacosa – già utilizzato dai primi di novembre a fine gennaio per Enfathéâtre –, ripartendo con un periodo di un anno di attività, sperimentale, dal 1° settembre 2023 al 31 agosto 2024, eventualmente rinnovabile per un altro anno ancora, fino ad un massimo di due volte. Quindi, con un termine ultimo al 31 agosto 2026.
Per questo, la Giunta comunale di Aosta ha approvato una serie di documenti prodromici alla nuova gestione del teatro cittadino e del vicino Café du Théâtre all’interno della co-progettazione, lanciata e voluta, con gli enti del Terzo settore.
In particolare, l’Esecutivo ha approvato l’analisi economico- finanziaria ed il piano economico gestionale trasmessi dalla Fondazione Fitzcarraldo, cui era stato affidato l’incarico di consulenza progettuale della co-progettazione. Nei documenti commissionati è stata segnalata – spiega una nota comunale – “la non rilevanza economica dell’impianto, in quanto è emersa, allo stato attuale, la non rimuneratività della gestione poiché i proventi attesi non sono sufficienti a coprire tutti i costi di gestione”.
Al di là di questo, la Giunta – con la stessa delibera –, ha approvato lo schema di proposta progettuale con il progetto di massima e la “Relazione estimativa dei locali, e disposto gli indirizzi generali per l’avvio del procedimento di co-progettazione, per la redazione del progetto finale e la sottoscrizione della convenzione. Questo, “al fine della valorizzazione delle due strutture come luoghi per la promozione e la realizzazione di attività culturali, formative e di inclusione sociale, peraltro in linea con il progetto ‘Teatro Giacosa e Café du Théâtre: un patto di comunità’ presentato alla Fondazione Compagnia di San Paolo”.
Gli indirizzi della co-progettazione
Nel dettaglio, gli indirizzi approvati in Giunta prevedono: la concessione in uso a titolo gratuito dei locali all’ente del Terzo settore, singolo o associato, partner e attuatore del progetto congiunto. A questo si aggiunge la costituzione di Ats/Ati o la stipulazione di un contratto di rete, con l’individuazione del soggetto capofila tra i partecipanti all’avviso approvato a suo tempo.
Qui, viene inserita anche la durata sperimentale di un anno del servizio, oltre agli obiettivi generali del progetto, la ricezione in consegna da parte dell’ente del Terzo settore dei locali, degli arredi e delle attrezzature definiti nella convenzione “con impegno a non apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o intervento allo stato dei locali e alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, fatto salvo quanto eventualmente previsto dal Progetto.
Gli indirizzi approvati prevedono anche la gestione amministrativa e contabile del progetto in capo all’Ente del Terzo settore, mentre i costi di manutenzione straordinaria e la conduzione degli immobili – quindi gas, energia elettrica e riscaldamento – saranno a carico del Comune fino ad un massimo di euro 32mila euro (Iva compresa) per il primo anno e 35mila (sempre Iva compresa) per le successive annualità.
Gli oneri di manutenzione ordinaria e pulizia, oltre al pagamento delle spese di acqua, Tari, antincendio, Siae, copertura assicurativa e polizza fideiussoria saranno invece a carico dell’Ente del terzo settore, così come eventuali dichiarazioni/autocertificazioni, aspetti legati all’igiene e alla sicurezza nei luoghi di lavoro e la gestione delle emergenze.
Il tavolo di coordinamento
Non solo, perché la delibera prevede l’istituzione di un tavolo di coordinamento da riunire mensilmente per condividere le azioni e le attività, “composto dal responsabile del procedimento del Comune di Aosta, integrato dai propri referenti amministrativi e/o tecnici, dal responsabile del progetto e referente dell’Ets, eventualmente integrato da referenti coinvolti nella realizzazione delle diverse azioni progettuali, e da un rappresentante per disciplina artistica (teatro, cinema e audiovisivo, musica e danza, organizzazioni eventi culturali) e del servizio caffetteria.
Un Café al servizio del Teatro
L’apertura del Café du Théâtre è “obbligatoria in occasione degli eventi aperti al pubblico organizzati all’interno del Teatro Giacosa, durante i quali il servizio sarà riservato prevalentemente a coloro che partecipano agli eventi stessi”, con l’amministrazione a riservarsi le verifiche sul rispetto di quanto pattuito.
Amministrazione che, ad ogni modo, si riserva di utilizzare l’immobile “per i propri scopi o per iniziative organizzate in collaborazione con scuole, Enti, Associazioni ed eventualmente patrocinate per 30 giornate l’anno”, con l’impegno da parte dell’ente del Terzo settore “a garantire tutti i servizi necessari alla fruibilità della struttura e alla realizzazione dell’evento organizzato dall’Amministrazione comunale (apertura e chiusura, assistenza in sala, sicurezza, ecc.)”.
I gestori potranno anche del concedere il Teatro a terzi, tenendo però presente “la compatibilità con il calendario dell’attività in programmazione, applicando i criteri, le procedure, le condizioni e le tariffe di cui ad apposito Regolamento d’uso da approvare”.
Di suo, l’ente del Terzo settore potrà “organizzare e gestire in proprio altre attività di carattere culturale, artistico, sociale, di studio e di documentazione o altro, diverse dal progetto presentato in sede di procedura di co-progettazione”. Il tutto, “compatibilmente con il calendario degli spettacoli in programmazione conformi alle finalità del Teatro e previa comunicazione all’Amministrazione comunale almeno 15 (quindici) giorni prima dello svolgimento delle attività previste”.