“Cambiamento possibile solo se uniti”: Renouveau Valdotain e Vallée d’Aoste Vive insieme alle regionali del 2008? 

"Siamo su un crinale: o si scollina o si torna indietro verso una lunga e inesorabile agonia", Queste le parole di Robert Louvin, leader del movimento regionale Vallée D'Aosta Vive in occasione dell'incontro- dibattito dal...
Società

“Siamo su un crinale: o si scollina o si torna indietro verso una lunga e inesorabile agonia”, Queste le parole di Robert Louvin, leader del movimento regionale Vallée D’Aosta Vive in occasione dell’incontro- dibattito dal titolo ?Renouveau Valdotain e Vallée d’Aoste Vive uniti in un percorso comune?? svoltosi a Chatillon venerdì scorso.
Quella che è emersa nell’incontro è la possibilità che i due movimenti, entrambi di anima unionista, in quanto nati da dissidenti del movimento di maggioranza in opposizione ad ?un sistema e controllo del potere non più accettato?, possano unirsi per le prossime elezioni regionale del 2008.
Di fronte ad una numerosa platea diversi sono stati gli interventi. La coordinatrice di Renouveau Valdotain, Lorella Vezza, ha delineato la situazione attuale della gestione dell’amministrazione pubblica ?da parte di una classe politica che punta sui privilegi per una gestione clientelare del potere?. Ha quindi proseguito spiegando a grandi linee i cardini del programma politico di Renouveau Valdôtain, con particolari riferimenti alle ragioni identitarie, linguistiche ed economiche del Movimento.

Dante Malagutti, uno dei fondatori e VdA Vive, ha sollecitato in bisogno di unione dei due movimenti ed evidenziato la ?voglia di cambiamento? che ha dato dignità all’azione politica. Per Malagutti, la vittoria dell’Alleanza autonomista – progressista alle recenti elezioni politiche è stata un segnale di questa volontà di cambiamento.
Cambiamento che potrà avvenire solo uniti?. Robert Louvin nel ribadire lo stesso bisogno di unità ha detto che Vallée d’Aoste Vive e Renouveau Valdôtain ?devono comprendere che i vecchi partiti sono morti e bisogna guardare ad un nuovo modo di fare politica?.

Per il senatore Carlo Perrin ?il sistema attuale cerca di delegittimare quanti non sono allineati, complice anche una stampa compiacente?. Perrin ha quindi ricordato i recenti episodi definiti ?inquietanti? quali le assegnazioni della Presidenza del CVA ?che hanno rappresentato una vera e propria sfida agli elettori? ha commentato, ma anche il più recente attacco ad un assessore reo di militare in Renouveau Valdôtain ?L’alternativa – ha continuato il senatore – è la ?sponda? autonomistica data da questi Movimenti, rappresenta un appiglio, per usare una parola tratta dal gergo alpinistico. Autonomia è senso di responsabilità e garanzia di democrazia, federalismo, valorizzazione della persona, non un privilegio?.

Sui contenuti emersi dalla serata si è espresso in una nota anche, Giuseppe Rollandin, promotore dell’Associazione per il Partito Democratico della Valle d’Aosta, che ha evidenziato la soddisfazione per quando detto dai rappresentati dei due movimenti rispetto all’interesse manifestato intorno alla creazione del Partito Democratico. Giuseppe Rollandin ha auspicato quindi un primo incontro urgente con Vallée d’Aoste Vive e con Renouveau Valdotain per un confronto sulle prossime sfide quali i referendum, la legge elettorale e le elezioni regionali del 2008.

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