Canone Rai, entro il 30 aprile per autocertificare il non possesso della televisione

"Chi, invece, sceglie la via telematica può farlo fino al 10 maggio. In questo modo non si pagherà il canone Rai, del semestre gennaio-giugno sulla bolletta elettrica di luglio".
I lettori di Aostasera, Società

C’è tempo fino al prossimo 30 aprile per l’autocertificazione di non possesso della televisione, almeno per chi decide di inviarla per raccomandata. Chi, invece, sceglie la via telematica può farlo fino al 10 maggio. In questo modo non si pagherà il canone Rai, del semestre gennaio-giugno sulla bolletta elettrica di luglio.
La dichiarazione presentata tramite raccomandata dal primo maggio 2016 ed entro il 30 giugno 2016, oppure in via telematica dall’11 maggio 2016 al 30 giugno 2016, avrà effetto per il canone dovuto per il semestre luglio-dicembre dello stesso anno.
La dichiarazione presentata dal 1 luglio al 31 gennaio 2017 avrà effetto per l’intero canone dovuto per l’anno 2017.
L’autocertificazione non vale per sempre, ma deve essere ripetuta ogni anno.
Per tutti gli altri che non invieranno comunicazione, e scopriranno solo a luglio sulla bolletta elettrica, l’addebito non dovuto del canone, non potrà più far valere che non hanno mai avuto una tv.
Si rimane in attesa della pubblicazione del nuovo modello per l’autocertificazione, che dovrà essere ripresentata ogni anno, intanto si può procedere con quello disponibile da indirizzare all’Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1 – S.A.T Sportello Abbonamenti tv, Casella Postale 22, Cap 10121, Torino.
Il pagamento, che parte da luglio, è di 60 o 70 euro, secondo il gestore. Nelle ultime 2 bollette del 2016, quindi, si andrà a conguaglio arrivando ai 100 euro previsti per quest’anno.
Nel frattempo, arrivano altri dettagli sul pagamento. Tra questi, chi attiva un’utenza elettrica a fine 2016 e comunque entro novembre, si vedrà addebitare nella prima bolletta del 2017, 120 euro, cifra che copre il canone per il 2016 e la prima rata del nuovo anno.
Un altro punto riguarda le vedove con un’utenza ancora intestata al marito defunto: in questo caso la voltura del contratto avviene d’ufficio, automaticamente, e ha un costo, 25 euro.
In tempi di crisi e di difficoltà economiche, è anche possibile che l’utenza comprendente il canone non possa essere pagata per intero. In questo caso, l’Agenzia delle entrate spiega che la priorità va alla fornitura elettrica per evitare il distacco della corrente. L’utente si vedrà addebitare in questo caso, oltre alla quota del canone, sanzioni e interessi. Per chi dichiara il falso, è prevista una condanna al carcere da 8 mesi a 4 anni. Nessun controllo sugli anni precedenti.
È attivo dal 27 gennaio, il numero verde gratuito 800.93.83.62 che la Rai ha attivato per fornire chiarimenti ai cittadini in merito al canone tv per uso privato. Il canone, sarà addebitato in automatico, dove c’è la residenza anagrafica del contribuente che ha un contratto di energia elettrica. Si paga solo sulla prima casa e una sola volta nella famiglia, a condizione che i coniugi e/o i figli siano tutti residenti nello stesso immobile. Nel caso di coppia di coniugi con residenze in due immobili diversi, su entrambi gli immobili, la società elettrica addebiterà, nella bolletta, il canone. Si pagherà praticamente due volte. Lo stesso dicasi per i figli: se questi ultimi cambiano residenza dovranno pagare il canone nell’immobile anche se in locazione o in comodato.

Federconsumatori Vda

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