Se mezza Italia – è notizia che campeggiava sui giornali nazionali di oggi, soprattutto in riferimento alle città più grandi – sta pensando ad una sorta di austerity per le luminarie natalizie, e soprattutto per limitare lo spreco energetico viste le bollette stellari del periodo, Aosta va in un’altra direzione. Il tentativo, di fondo, è far sì che il “caro energia” non rovini il Natale.
Il sindaco Gianni Nuti specifica che “non è nostra intenzione ridurre il numero dalle luminarie ma abbiamo deciso aumentarlo. Valuteremo però la possibilità di spegnerle a mezzanotte e mezzo, magari tenendole accese più a lungo solo nei weekend, per evitare sprechi”.
Qualche dettaglio in più – dopo l’investimento rialzato rispetto agli scorsi anni – lo fornisce l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto, soprattutto sulle cifre e la durata delle installazioni luminose. Che, dice, non verrà ridotta: “Il periodo resterà sempre lo stesso, quindi dall’inizio del Marché Vert Noël fino alla Fiera di Sant’Orso. A livello di cifre parliamo di circa 110mila euro per tutto l’allestimento, comprensivo di piazza Chanoux e degli interventi già fatti lo scorso anno scorso sulle frazioni e le aree più periferiche”.
Con l’intenzione, si diceva, di aumentare: “Quest’anno dovremmo riuscire anche a coprire un’area più ampia, oltre le vie Torino e Festaz anche viale Federico Chabod e via Saint-Martin, e coprire finalmente tutta la parte di centro storico che l’anno scorso, per motivi di bilancio, era rimasta fuori. Le luminarie proposte sono state molto apprezzate da chi ha percorso la via e quest’anno abbiamo in programma di comperarle. Quindi le poseremo e le terremo nei magazzini comunali per i prossimi anni, ‘spalmandole’ non solo sulle vie centrali ma anche in altre un po’ più esterne rispetto l’asse Decumano/Cardo come via Marché Vaudan, via Sant’Orso o via Losanna”.
Il risparmio tra orario ridotto e l’apporto degli sponsor
“Un’operazione di risparmio energetico andrà sicuramente fatta – aggiunge l’assessore –. Cercheremo di ridurre il periodo di accensione ottimizzando così l’energia elettrica in funzione dei picchi di persone in città. Accenderemo nei momenti di maggior percorrenza e spegneremo dopo mezzanotte e mezzo per evitare il consumo eccessivo durante le ore notturne, dato il diverso rapporto costi/benefici”.
Non tutti i costi, oltretutto, ricadranno sulle casse comunali. Cometto spiega: “Le luminarie nelle vie più laterali dovrebbero essere realizzate da Telcha nell’ambito del partneriato pubblico/privato. È chiaro che prima bisogna confermare il Ppp, che avverrà in poche settimane. Confindustria, invece, ha manifestato volontà di allestire con risorse proprie l’albero di Natale in piazza Chanoux che verrà donato direttamente da un cittadino”.
Discorso simile per l’illuminazione del Marché Vert Noël: “Lo sponsor della manifestazione – aggiunge invece l’assessora alla Promozione turistica Alina Sapinet – realizzerà tutta una parte di allestimento dell’area dei mercatini. Come Comune, noi pensiamo all’allaccio principale per ogni chalet, mentre l’allestimento del verde è dell’Assessorato regionale all’Agricoltura”.
2 risposte
Spero che anche altri comuni facciano lo stesso, forse anche con l’illuminazione pubblica
potreste anche non metterle, eh…