Centrale di Chavonne: l’ampliamento preoccupa LIPU-BirdLife “cancellerà habitat”

Il progetto che prevede il potenziamento della centrale idroelettrica di Chavonne per LIPU-BirdLife Italia è incompatibile con le esigenze di tutela delle specie e degli habitat e “cancellerà un modello di turismo di sostenibilità verso l'ambiente”.
Società

“I lavori previsti nel Parco Nazionale del Gran Paradiso sono incompatibili con le esigenze di tutela delle specie e degli habitat e cancelleranno un turismo che negli anni è diventato un modello apprezzato di sostenibilità verso l’ambiente”. E’ l’allarme lanciato in una nota da LIPU-BirdLife Italia.

Le preoccupazioni riguardano il progetto che prevede il potenziamento della centrale idroelettrica di Chavonne e che è ora sottoposto a procedura VIA (Valutazione di impatto ambientale). In particolare il progetto prevede un forte aumento di potenza della centrale idroelettrica –a scapito di ecosistemi e di biodiversità: la gola di Cretaz, sotto Cogne, sarà sbarrata da una diga alta 15 metri, mentre le aree interessate dai lavori a Valsavaranche e Plan Pessey (Val di Cogne) vedranno presto i propri pascoli andare persi per far posto a depositi di materiali.
Abbiamo presentato alcune osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale – spiega Giorgia Gaibani, responsabile IBA e Rete Natura 2000 LIPU – Chiediamo si rinunci a questi progetti faraonici che finiranno presto per presentare un conto salatissimo alla natura e alla collettività“.

Gran parte delle zone interessate dai lavori ricadono all’interno dei confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso e all’interno o in prossimità di siti della rete Natura 2000, SIC (Siti importanza comunitaria) e ZPS (Zone protezione speciale).

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte