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Concorso Space Juice dell’Esa, in gara il cocktail di una diplomanda dell’École Hôtelière

Il cocktail analcolico è stato ideato da Fabiola Pardini, studentessa neodiplomata all’École Hôtelière di Châtillon. Il Space Juice è stato organizzato dall’ESA e dedicato alla nuova missione scientifica che partirà ad aprile alla volta di Giove e delle sue lune ghiacciate. 
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Si chiama Lovem, il cocktail analcolico ideato da Fabiola Pardini, studentessa neodiplomata all’École Hôtelière di Châtillon, che partecipa al concorso Space Juice, organizzato dall’ESA e dedicato alla nuova missione scientifica che partirà ad aprile alla volta di Giove e delle sue lune ghiacciate.

Era stato il professore Victor Vicquery a spingere Fabiola e il collega Christian Tonino a partecipare all’originale concorso indetto dall’ESA, nonostante fosse rivolto a professionisti del settore.

Presentato in un suggestivo bicchiere di ghiaccio, è decorato con glitter commestibili e circondato da tre cioccolatini che ricordano le tre lune di Giove e rappresentano le loro differenti consistenze: gassosa, liquida e solida. Ma la sorpresa appare ruotando il bicchiere quando, il cocktail ricrea i caratteristici anelli di alone tipici del quinto pianeta del sistema solare. Gli ingredienti di Lovem sono: polvere di curry, succo di bergamotto fresco di Reggio Calabria e succo di mandarino di Sicilia, sciroppo di zucchero e soda.

In caso di vittoria, Fabiola e il professore Tonino saranno invitati a partecipare all’esclusivo evento Social Space organizzato presso il centro di controllo dell’ESA a Darmstadt, in Germania, dove sarà servita la bevanda vincitrice in occasione del lancio di Juice – un satellite dell’Esa che ad aprile partirà, a bordo di un razzo Ariane5, alla volta di Giove. Il secondo premio, destinato a un massimo di nove partecipanti, consiste invece in una borsa piena di merchandise ufficiale della missione. Inoltre, tutte le proposte considerate valide dalla giuria saranno pubblicate in un libro di ricette di “bevande spaziali”.

“Partecipare ai concorsi permette ai nostri ragazzi di confrontarsi con altri coetanei e in quest’occasione il valore è ancora più alto perché a sfidare la studentessa Fabiola Pardini saranno dei veri e proprio professionisti – sottolinea la Presidente della scuola alberghiera Jeannette Bondaz – Questo concorso ha per noi un sapore e un valore particolare perché è stato pensato e voluto da un professore che purtroppo oggi non c’è più e speriamo che, proprio nel suo nome, Fabiola riesca nell’intento di far arrivare in alto questo progetto. Rimane comunque il grande insegnamento di Vicquery, che ha sempre spinto i suoi alunni anche oltre le classiche proposte delle scuole alberghiere e qualunque sarà il risultato è stata una bellissima esperienza per la nostra studentessa”.

Durante la Fiera di Sant’Orso sempre Fabiola Pardini, insieme a Vicquery ha presentato il “sushi cocktail”, una simpatica rivisitazione della più famosa ricetta giapponese: “Stavo sperimentando già da un po’ i cocktail a base di gelatina – racconta Fabiola – quando su TikTok mi sono imbattuta nel sushi negroni. Non avendo a disposizione la ricetta, e considerando che di base di base alcol e vitamina C non vanno d’accordo con la colla di pesce, ho dovuto fare tantissimi esperimenti. Una volta trovata la giusta formula il professore Vicquery mi ha proposto di portarlo alla Fiera Sant’Orso”.

“Sarò sempre grata al professore Vicquery per la sua indole avanguardista.  – prosegue Fabiola – Era un futurista, ci stimolava continuamente a realizzare cose nuove. Mi ha insegnato ad uscire dalla comfort zone, a rischiare, ad imparare dalle difficoltà”.

Il risultato del concorso dell’ESA uscirà intorno alla fine di febbraio.

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