Confcommercio Valle d’Aosta – in linea con quanto avvenuto a livello nazionale a Roma – ha siglato un protocollo d’intesa con i Carabinieri per la reciproca collaborazione nello sviluppo della cultura della legalità e della sicurezza.
“L‘iniziativa voluta dal nostro Presidente nazionale, Carlo Sangalli, per la tutela degli associati e dell’economia ha come obiettivo quello di contribuire a prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale, la sensibilizzazione sui fenomeni vessatori del settore economico in questo delicato momento pandemico’, spiega il Presidente valdostano dell’Associazione Graziano Dominidiato.
“L’Arma è da sempre vicina ai cittadini ed ai commercianti per far accrescere il senso di fiducia e la necessaria collaborazione a sviluppare la cultura della legalità, del rispetto, per la sicurezza di tutta la comunità”, dice invece il tenente colonnello Giovanni Cuccurullo
L’intesa – che prevede anche studi, ricerche, convegni e iniziative di formazione finalizzati alla prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale – vedrà l’Arma avvalersi di rappresentanti del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS), dei Reparti Operativi, del Comando per la Tutela Ambientale e Transizione Ecologica e del Comando per la Tutela della Salute, per rendere fruibili all’interesse collettivo le competenze che contraddistinguono l’istituzione.
Confcommercio, di suo, promuoverà la partecipazione della dirigenza politica e tecnica e degli associati, con il coinvolgimento dell’intero sistema confederativo, articolato in territoriali e categorie. L’attuazione del protocollo avrà durata triennale e sarà affidata ad un comitato paritetico.
Con questo protocollo – si legge in una nota dell’Associazione – si rafforza ulteriormente il percorso di promozione della legalità che si esprime proprio nelle cosiddette Giornate della ‘Legalità Ci Piace’ organizzate annualmente da Confcommercio.
Infiltrazioni e pandemia
L’incontro è stato anche occasione per affrontare il tema su possibili infiltrazioni a causa della pandemia: “Abbiamo l’impressione, confermata anche da un questionario anonimo, che tra i nostri associati non vi siano casi di tentata infiltrazione per rilevare le aziende in difficoltà – ha aggiunto Dominidiato –. Dal questionario è emerso che i nostri associati hanno ritardato i pagamenti ai fornitori ma non si sono messi nelle mani degli strozzini”.
A questo hanno contribuito anche gli istituti di credito, spiega il Presidente Confcommercio, e la “particolare attenzione alle esigenze di liquidità dei nostri soci anche perché si trattava di richieste di modesto importo, 10/15 mila euro”.
La necessità, però, è quella di monitorare continuamente: “Anche se sono ad Aosta da circa un mese – ha aggiunto l’Ufficiale dei Carabinieri – ho potuto constatare che tra le varie istituzioni già è in atto una forte collaborazione ma che, indubbiamente, è da potenziare. È dovere dell’Arma essere vicina ai cittadini, ed uno dei tanti modi per farlo è tutelare le piccole e medie imprese, poiché per noi è fondamentale ascoltare la voce del territorio per indirizzare al meglio il nostro impegno a mantenere alto il livello di sicurezza”.