Coronavirus, accessi ristretti alle strutture per anziani
Le imposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 4 marzo, che definisce le misure per il contrasto ed il contenimento al Coronavirus, arrivano anche nelle microcomunità e strutture residenziali.
Le Unités des Communes hanno deciso di adottare delle misure restrittive per l’accesso di personale esterno (come i famigliari ed i conoscenti) alle strutture per anziani.
Nel dettaglio le restrizioni dispongono anzitutto che l’accesso alle strutture residenziali per anziani e inabili sia consentito esclusivamente al personale addetto, come Oss, referenti, personale amministrativo dell’Unité, addetti alle manutenzioni, infermieri e medici di famiglia.
In seconda battuta viene regolato l’accesso alle strutture di altri soggetti, compresi i famigliari e conoscenti degli utenti, ammesso solo in casi eccezionali ed è soggetto a specifica autorizzazione, previa motivata richiesta e acquisizione di specifica dichiarazione di non trovarsi nelle situazioni previste dal Dpcm.
Le deroghe agli accessi saranno valutate caso per caso e autorizzate singolarmente solo dopo concertazione con il servizio sanitario delle misure minime di sicurezza da adottare.
Misure temporanee che si rendono necessarie per limitare il potenziale diffondersi del virus e preservare, in primis, la salute degli ospiti della struttura e dei dipendenti.
“Si invitano le persone interessate a non recarsi nei prossimi giorni in visita agli ospiti delle strutture per anziani – spiega – poiché il personale presente ha disposizioni di vietare l’accesso”.
Ulteriori informazioni potranno essere reperite contattando le singole Unités.
Il Comune di Aosta, sempre in ossequio al Dpcm dello scorso 4 marzo fa sapere che, fino al 3 aprile, ha deciso – via ordinanza – la sospensione delle attività di intrattenimento e socializzazione rivolti agli anziani autosufficienti, quella del servizio relativo ai centri diurni, delle attività integrative rivolte agli anziani ospiti delle strutture residenziali che comportino accesso alle stesse da parte di soggetti diversi degli operatori di struttura e quella dei servizi di prossimità rivolti agli anziani autosufficienti che non rivestano carattere di urgenza e di tutte quelle attività non strettamente connesse a necessità urgenti e improcrastinabili.
A questo si aggiunge, anche in questo caso, la limitazione all’accesso ai casi strettamente necessari, individuando per ogni ospite un unico congiunto e/o assistente autorizzato alle visite. Il visitatore si deve attenere all’osservanza di tutte le norme igieniche.