Coronavirus, dall’Usl un piano di riorganizzazione ospedaliera per la seconda ondata

In previsione del riacutizzarsi dell'emergenza sanitaria, sono state individuate cinque fasi per riorganizzare le strutture ospedaliere. Costituito anche un Gruppo Operativo Aziendale.
Ospedale Parini
Società

Crescono i contagi da Covid-19, e l’azienda Usl, in previsione del riacutizzarsi dell’emergenza sanitaria, ha predisposto un Piano Operativo ed alcune linee guida che prevedono una riorganizzazione delle strutture ospedaliere (che comprendono i presidi ospedalieri U. Parini e Beauregard e la sede di St. Martin de Corléans, “ex maternità”) in cinque fasi.

La Fase 0 (Livello Bianco) prevede l’effettuazione di azioni di monitoraggio e di allerta di alcune strutture, con la predisposizione del potenziamento di assistenza, l’attivazione del reparto Covid malattie infettive con 15 posti-letto.

La Fase 1 (Livello Giallo) innesca la riduzione dell’attività elettiva chirurgica e il blocco parziale dei ricoveri per liberare la Chirurgia vascolare. Sono previste attività di compensazione interdipartimentale. Si predispone la Neurologia come reparto Covid-1.

La Fase 2 (Livello Arancione) richiede un’ulteriore riduzione dell’attività elettiva chirurgica e la riduzione dei posti-letto in ambito chirurgico, il trasferimento dei pazienti di Pneumologia, gastroenterologia e Urologia e l’allestimento del reparto Gastro/Pneumo come reparto Covid-2, che viene occupato solo a saturazione del Covid-1.

In Fase 3 (Livello Rosso) avviene la sospensione completa dell’attività elettiva medica e chirurgica (come dalle disposizioni ministeriali del marzo 2020), vengono convertiti gli ambulatori in studi medici e uffici, vengono riorganizzati gli ambienti amministrativi e gli studi nel settore di collegamento tra il corpo B e il corpo C, si trasferiscono i pazienti di Chirurgia generale in altri reparti e viene allestito il reparto di Chirurgia generale (30 posti-letto) in reparto Covid-3 (utilizzato solo a completa saturazione del Covid-2).

Fase 4 (Livello Rosso ++): vengono chiusi tutti gli spogliatoi, gli studi medici e le segreterie dell’emiciclo, che vengono trasferiti negli ambulatori ospedalieri. Il reparto di Ortopedia diventa Covid-4 (utilizzato fino a saturazione del Covid-3), si predispone la chiusura di strutture ancora aperte con trasferimento dei pazienti nei reparti chirurgici.

È stato anche formalizzato un Gruppo Operativo Aziendale, che ha il compito di attivare e coordinare i vari scenari emergenziali, composto dalla Direzione Operativa (formata dal Coordinatore sanitario dell’emergenza e dalla Direzione strategica Usl) e dal Comitato Tecnico (formato dalla Direzione Medica di Presidio, Direzione di Area territoriale, Dipartimenti di Emergenza e Direzione dell’Area della prevenzione) con il supporto della Segreteria operativa.

La Direzione Operativa ha il compito di definire e coordinare le fasi e gli scenari e di rapportarsi con gli Enti regionali e con il Dipartimento di Protezione civile, mentre il Comitato Tecnico fornisce alla Direzione operativa gli elementi utili per la gestione dell’emergenza e per la valutazione dello stato di preparazione dei vari servizi sanitari.

Tra gli ambiti operativi compresi dal Piano, vi sono criteri generali di accesso alle strutture, procedure specifiche per la conversione dei reparti di degenza in “Reparti Covid”, criteri per la gestione dei posti-letto. Inoltre, il Piano definisce prerequisiti fondamentali per l’effettuazione dei test virologici sui pazienti in ingresso dal pronto soccorso, la disponibilità di personale medico e infermieristico e la disponibilità di un numero di posti-letto sufficiente per i pazienti Covid+. Allo stato attuale l’ospedale U. Parini dispone di 339 posti-letto, di cui 270 “interni”, 54 nei reparti di Rianimazione, “ex-utic”, blocco operatorio-Réveil, Cardiologia e Utic, 15 in Psichiatria.

Il Piano è stato elaborato sulla base dei dati registrati nel periodo dal 1 marzo al 30 aprile 2020: i pazienti affetti da Covid-19 ricoverati sono stati complessivamente 370 (pari al 25,4% del totale del periodo) di cui 44 in terapia intensiva. I decessi sono stati 81 (21,9%), pari al 53,6% dei decessi complessivi in ospedale nel periodo considerato. Il picco di pazienti Covid positivi ricoverati è stato di 180, in dieci reparti denominati “Covid 1-10” e in terapia intensiva.

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