Coronavirus, dopo la revoca della zona rossa a Pontey ritorno “graduale” alla normalità

Rimane un unico varco per entrare ed uscire dal paese. Chi esce di casa deve farlo con la mascherina. Da oggi riprende la raccolta porta a porta. nei 20 giorni di zona rossa paradossalmente i positivi anziché diminuire sono cresciuti. Se il 22 marzo, giorno antecedente all’emanazione della zona rossa, si contavano in paese (micromunità esclusa) 8 positivi al covid-19 ora i contagiati sono diventati quasi il doppio, ovvero 15.
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Prosegue a Pontey la “graduale” uscita dalla zona rossa, dopo che venerdì scorso è arrivata la revoca dell’ordinanza da parte del Presidente della Regione Renzo Testolin.

“Permangono alcune prescrizioni” ricorda il sindaco Rudy Tillier “perché l’ordinanza va nell’ottica della gradualità e per qualche giorno avremo ancora dei paletti”.

Delle tre entrate ed uscite dal paese rimane al momento aperta solo quella sulla statale. “Esiste inoltre l’obbligo di utilizzare delle mascherine quando si esce in paese o comunque di coprirsi naso e bocca”.

Oggi riprenderà il servizio di raccolta rifiuti porta a porta, che era stato sospeso durante il periodo di zona rossa. “In quei giorni si era tornati indietro nel passato, tutta la spazzatura veniva buttata in un sacco nero”. Al momento non hanno l’obbligo della raccolta differenziata gli isolati. “Sono i dipendenti comunali a farsi carico di ritirare i loro rifiuti”.

Con la revoca dell’ordinanza i cittadini di Pontey possono tornare a fare la spesa nei comuni limitrofi, in paese non esiste un negozio di generi alimentari.
“Ieri abbiamo però deliberato di proseguire l’aiuto verso le persone anziane over 65 anni e le persone disabili. – spiega Tillier “Con la Croce rossa organizziamo il servizio, facoltativo, di consegna a domicilio di farmaci e generi alimentari. Il servizio di trasporto pubblico non è stato riattivato e qualcuno potrebbe avere difficoltà a muoversi”. Sempre oggi dovrebbe poi uscire il bando per far richiesta dei buoni spesa, finanziati da fondi statali.

Per quanto riguarda la diffusione del virus, nei 20 giorni di zona rossa paradossalmente i positivi anziché diminuire sono cresciuti. Se il 22 marzo, giorno antecedente all’emanazione della zona rossa, si contavano in paese (micromunità esclusa) 8 positivi al covid-19 ora i contagiati sono diventati quasi il doppio, ovvero 15.

“Il 90% dei nuovi positivi sono sanitari che lavorano nelle microcomunità o negli ospedali” spiega il sindaco “Persone che nelle settimane di zona rossa hanno continuato a muoversi e lavorare”. Cresce anche il numero di persone isolate, fra queste rimane anche il nucleo familiare che risultò fra i primi contagiati in paese. “I medici precauzionalmente hanno esteso il periodo di isolamento – spiega il primo cittadino – è una situazione particolare”.

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