Coronavirus, i medici di famiglia vaccineranno con Johnson&Johnson

A spiegarlo l'Assessore alla Sanità Roberto Barmasse, dopo l'incontro tra Usl e medici di Medicina generale: "Le dosi che ci hanno distribuito ieri verranno date a loro. Ovviamente dovremmo modificare la platea perché questo vaccino va somministrato dai 60 anni in su”.
La consegna dei vaccini Johnson&Johnson
Società

L’accordo con i medici di Medicina generale è stato raggiunto.

Giusto ieri – giovedì 22 aprile – l’Assessore alla Sanità Roberto Barmasse spiegava, in Consiglio regionale, che: “Ad oggi, la situazione vede 18 medici di assistenza primaria che hanno dato la propria disponibilità a vaccinare presso i propri studi e 15 medici di continuità assistenziale, l’ex guardia medica, per le vaccinazioni a domicilio, a supporto delle équipe territoriali. In questi giorni, è in corso la ricognizione delle disponibilità dei medici di assistenza primaria per la collaborazione presso i centri vaccinali organizzati dall’Usl e dei medici dell’emergenza territoriale per le vaccinazioni a domicilio”.

Dopo un incontro, in serata, tra l’Azienda Usl e i medici di famiglia, il “nodo” è stato sciolto: “Ieri si è arrivati ad un accordo – prosegue l’Assessore –, ovvero quello di procedere a fornire Johnson&Johnson ai medici di base. Le dosi che ci hanno distribuito ieri verranno date a loro. Ovviamente dovremmo modificare anche la platea perché questo vaccino va somministrato dai 60 anni in su”.

Spiegazione che fa il paio con quanto riferito da Barmasse stesso ieri in Consiglio Valle, in risposta ad una interpellanza della Lega: “A causa dei continui cambiamenti delle disposizioni a livello centrale, anche l’attività dei medici di base ha dovuto essere completamente rivista, in particolare riguardo alla somministrazione del vaccino AstraZeneca prima indicato per gli under 55 e poi per le persone tra i 60 e i 79 anni. L’Azienda Usl intendeva coinvolgere i medici di assistenza primaria per la somministrazione vaccinale nei propri studi del vaccino Johnson&Johnson, ma siamo di nuovo a rincorrere perché ora questo vaccino può essere somministrato solo agli over 60”.

A questo si aggiunge un aiuto che arriva dall’Esercito: “Ci sono stati inviati una dottoressa e due infermieri – chiude l’Assessore –, che stanno procedendo alla vaccinazione sul territorio”.

L'Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse
L’Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse

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