Proseguono le iniziative di solidarietà a favore dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
L’ultima in ordine di tempo arriva dal gruppo consiliare del M5S VdA. I consiglieri regionali Luigi Vesan, Maria Luisa Russo, Luciano Mossa e Manuela Nasso hanno deciso di donare della Valle d’Aosta 60mila euro affinché vengano acquistati i dispositivi necessari per il personale Usl e i pazienti ricoverati.
“E’ un momento difficile per la nostra Regione e il Movimento 5 Stelle vuole esprimere con concretezza la sua vicinanza alle valdostane e ai valdostani: è il momento della solidarietà e speriamo che in tanti seguano tale esempio. – scrivono i quattro consiglieri del M5S Vda, esprimendo inoltre “grande gratitudine e riconoscenza a tutti coloro, personale sanitario e non, che stanno lavorando duramente in questa delicata situazione.”
I soldi sono frutto del taglio alle indennità dei quattro consiglieri. Dall’inizio della legislatura il gruppo consiliare ha utilizzato tali fondi a favore della comunità, donando ad esempio all’azienda Usl un ecotomografo per il reparto di pediatria, un defibrillatore con la sua teca per il comune di Avise e materiale didattico per diverse istituzioni scolastiche, oltre a finanziare il fondo regionale per la povertà.
Fra le altre iniziative di solidarietà, finora venute alla luce, la Fondazione Abri Onlus ha donato 53mila all’Usl, il Rotary Club Aosta un ventilatore portatile da 22mila euro, mentre la raccolta fondi avviata online tramite la piattaforma gofound.me ha superato i 123mila euro. Infine la Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta, la Youth Bank, il CSV – Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta, la Caritas Diocesana e il Forum del Terzo settore hanno promosso una raccolta di risorse per il sostegno di iniziative volte a mitigare gli effetti collaterali prodotti dall’emergenza Covid-19, favorendo l’acquisto più rapido possibile di materiale e dispositivi sanitari necessari, ma soprattutto supportando gli enti e le organizzazioni impegnate in prima linea nella gestione e nel contenimento dell’impatto e sostenendo il progressivo ritorno alla normalità di tutti i cittadini, e in particolare delle persone e delle famiglie più fragili.
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Bravi! Mi chiedo che cosa stiano facendo i restanti eletti, sospesi, supplenti…che ormai saranno praticamente disoccupati fino al prossimo autunno nelle loro belle case e con degli ottimi stipendi. Chi sta meglio di loro? La maggior parte delle persone “semplici” partecipa, anche con poco, alle collette, molte devono comunque andare a lavorare perché gli uffici pubblici non sono chiusi, centinaia sono quelle che fanno sì che tutti noi possiamo essere curati, farmacisti, camionisti, forze dell’ordine, negozianti, operatori ecologici ecc…e loro??